Un “classico” nell’ambito dell’offerta culturale a cura dell’associazione “In Itinere” , che torna a proporre un evento dal gradimento indiscusso, dedicato alla Belle Époque.
Ovvero, il fulgido periodo che caratterizzò la vita europea tra il 1971 e il 1914 e che, a Palermo, reca ancora importanti tracce tra edifici e monumenti.
A uno di essi, Palazzo Ingham, è dedicato l’itinerario che Serena Gebbia e Giovanna Gebbia propongono per domenica 12 febbraio, a partire dalle 10:30.
Come suggerisce infatti il titolo, “Ingham: lussi, luci e fasti della Belle Époque: dall’Hotel delle Palme alla Chiesa Anglicana“, l’appuntamento trae le mosse da uno dei simboli del periodo storico, illuminato e artisticamente ispirato.
Palazzo Ingham era la denominazione originaria dell’edificio prima che divenisse un albergo di lusso, il celeberrimo Hotel delle Palme.
Costruito nel 1874 e utilizzato come residenza privata della famiglia Ingham -Whitaker, era collegato da un passaggio sotterraneo alla Chiesa Anglicana, eretta per volere degli stessi proprietari della struttura.
Al proprio interno ospitava un giardino d’inverno esotico di rara bellezza, che arrivava fino al mare.
Fu il cavaliere Enrico Ragusa, cui la dimora venne ceduta nel 1907, a conferire all’architetto Ernesto Basile l’ incarico di trasformarla nell’hotel di lusso simbolo della Belle Époque, noto anche come Grande Albergo delle Palme, luogo di soggiorno di molti personaggi celebri.
Restaurato e inaugurato di recente, l’Hotel delle Palme incarna in pieno i fasti della Belle Époque.
Era, infatti, la dimora della potente famiglia inglese, gli Ingham appunto, che, congiuntamente ai Whitaker, rappresentò l’apice dell’alta borghesia commerciale straniera.
Ovvero, quella classe produttiva rimasta nella storia anche per avere creato una vera e propria fortuna con il famoso vino Marsala.
Il percorso a cura di “In Itinere” nasce dall’idea di accendere i riflettori sulle vicende rocambolesche, travagliate e misteriose che animarono i saloni del palazzo.
Stanze dorate e lussuose protagoniste di tante episodi storici e luoghi di soggiorno di molti ospiti illustri, anche di grande rilevanza storica, quali il patriota Francesco Crispi e il politico e militare Charles Poletti, che trasformò l’edificio in quartier generale statunitense durante la seconda guerra mondiale.
Senza dimenticare autorevoli esponenti del mondo delle arti e della cultura: proprio nelle stanze del luogo simbolo della Belle Époque palermitana il compositore tedesco Richard Wagner terminò nel 1881 la composizione del “Parsifal”, il suo ultimo dramma musicale.
A Palazzo Ingham, inoltre, visse fino alla morte il poeta, drammaturgo e scrittore francese Raymond Russell.
Oltre alla visita all’Hotel delle Palme, l’evento propone un altro momento di particolare interesse, l’ingresso nella Chiesa Anglicana.
Caratterizzata dal tipico stile dell’epoca, si distingue per l’ampio rosone e il sottile campanile che termina a punta e una base dell’edificio che segue una pianta regolare rettangolare.
Le facciate, sia frontali che laterali, sono spoglie di decorazioni e contrassegnate dalla presenza di piccoli lucernai.
La Chiesa è emblematica della presenza anglosassone a Palermo nel diciannovesimo secolo.
All’epoca, la città era talmente florida che molti imprenditori decisero di trasferirsi dall’Inghilterra alla Sicilia e di investirvi. L’esigenza di erigere un luogo di culto, si tradusse nella volontà di due imprenditori inglesi, Joseph Whitaker e Benjamin Ingham jr, di finanziare la costruzione dell’edificio.
I partecipanti si ritroveranno alle 10:30, dinanzi alla Statua in piazza Ignazio Florio, a pochi passi da via Roma.
Il percorso, classificato come facile, avrà la durata di un’ora e trenta circa.
Chi avesse necessità di parcheggiare, potrà cercare posteggio nella stessa piazza Ignazio Florio o lungo le vie limitrofe a via Mariano Stabile.
I posti saranno disponibili fino al raggiungimento del numero consentito.
La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata entro sabato 11 febbraio, tramite l’indirizzo mail info_ initinere@libero.it oppure al numero 393.6655232.
La quota di adesione, di dieci euro, include una degustazione e il costo della guida abilitata che accompagnerà i visitatori durante l’itinerario.