“Mauri Lucchese e i suoi Girasoli“: è il titolo della personale allestita negli spazi della Real Fonderia a Palermo, visitabile fino al prossimo 1 marzo.
Come recita il titolo della mostra, protagonisti sono i fiori declinati attraverso il talento, la sensibilità e la profondità di Mauri Lucchese, tra le personalità artistiche di maggior rilievo nell’attuale panorama culturale.
Inaugurata lo scorso 22 febbraio, l’esposizione del Maestro è stata presentata dall’architetto Letizia Marchione.
Mauri Lucchese esplora da anni, nel suo percorso culturale, varie forme espressive, in nome di un sentimento poliedrico e genuino di amore per l’arte.
Tra esse, spiccano per intensità la scrittura e la pittura.
Fine autore e divulgatore del patrimonio artistico e architettonico di Palermo e della Sicilia, del quale è uno dei massimi conoscitori, torna al pubblico con una personale di grande impatto, che rivela appieno il suo approccio al tema della Natura.
I fiori, come opportunamente sottolineato da Letizia Marchione, sono emblematici della personalità del loro autore: intuito, energia e ottimismo si mescolano ma lasciano spazio a riflessioni profonde.
Il colore suggerisce l’autenticità del tratto espressivo dell’artista, perfettamente a suo agio con la rappresentazione degli elementi naturali .
La rappresentazione dei girasoli trova illustri predecessori, tra i quali Vincent Van Gogh.
Il pittore olandese amava particolarmente i fiori del sole, che riteneva capaci di trasmettere serenità agli animi più irrequieti, come il suo.
Da sempre, si tratta di fiori che identificano gioia e positività e che Vincent Van Gogh prediligeva per esprimere la sua complessa interiorità.
Mauri Lucchese rivisita il tema in chiave personale ed emozionale ma all’insegna di un mirabile equilibrio, espresso soprattutto attraverso il sapiente utilizzo dei colori.
Mauri Lucchese dipinge girasoli appena sbocciati, che si stagliano da sfondi di colore pastello: una scelta precisa che si differenzia dall’utilizzo del giallo accesso proprio di Vincent Van Gogh, notoriamente “ossessionato” da quel colore.
Luce, nitidezza e bellezza rendono uniche le creazioni dell’artista palermitano, che conferma il proprio talento, in un perfetto equilibrio tra emozioni, interiorità e formazione accademica.