Voci sempre più insistenti si accavallano sulla malattia di Vladimir Putin, sulle sua apparizioni diradate, sulla camminata incerta e sul gonfiore sospetto del viso. Voci ora avallate anche dalle dichiarazioni del capo degli 007 ucraini, Kyrylo Budanov. In una intervista ad una televisione inglese ha sostenuto che lo “Zar” sarebbe malato di cancro, e che questo potrebbe portare ad una svolta sulla leadership russa. Oltre che sulla fine della guerra in Ucraina, che Budanov prevede per agosto, o al massimo a fine anno. Ha detto che Putin soffrirebbe di un tumore alla tiroide o del sangue, e che è in cura dal massimo esperto russo. Indiscrezioni anche su un intervento chirurgico che Putin rimanderebbe da tempo, perché spaventato dall’anestesia. Si parla anche delle sue difficoltà durante il discorso allo stadio, e la sua partecipazione registrata alla messa ortodossa. Forse per ragioni di sicurezza, o forse per evitare un eccessivo affaticamento.
Ci sarebbero poi altri elementi, per avvalorare una situazione di difficoltà e isolamento di Putin. In contemporanea al sospetto di un tumore, sarebbero in atto azioni concrete per rimuovere il presidente russo. Sarebbe in corso, seconde alcune fonti, una trattativa segreta fra generali russi ed ucraini per chiudere lo ostilità senza il coinvolgimento del presidente. Sono generali che fino al 1991 hanno avuto un passato comune di studi e di carriere, cementando amicizie mantenute anche da fronti contrapposti. Un canale privilegiato per scambiare messaggi, e aprire anche possibili negoziati. Una trattativa vista con favore anche da Washington, per evitare quella guerra globale minacciata dal Cremlino.