Il consiglio comunale di Corleone a 'Salvuccio' Riina: «Non ti vogliamo qua, vattene»

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal sindaco Nicolò Nicolosi e dalla giunta. Il testo è inequivocabile: «Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale ritengono inopportuna e non gradita la presenza a Corleone di Giuseppe Salvatore Riina detto Salvuccio; personaggio pericoloso e mai distaccatosi da «cosa nostra». E auspicano che le autorità che ne hanno i poteri, lo obblighino a lasciare la città e a vivere lontano da essa». In pratica dicono al figlio di Totò Riina che deve andare via dal paese natale dove vive la madre, Ninetta Bagarella. E dove è tornato a risiedere da pochi giorni dopo aver scontato la condanna a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, riciclaggio ed estorsione.

Riina junior è tornato in paese il 4 aprile, dopo aver espiato la condanna ed essersi laureato. Accompagnato dalla madre ha fatto richiesta di tornare a vivere nella casa di famiglia, ed ha ottenuto la residenza a Corleone.

Il sindaco: «’Salvuccio’ Riina una presenza ingombrante»«

«Una presenza ingombrante», l’ha definito da cui il sindaco e la sua maggioranza. Ed hanno deciso di prenderne le distanze. «Con l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, vogliamo nuovamente lanciare un messaggio forte e chiaro ─ ha detto Nicolosi in aula ─. Corleone vuole smarcarsi definitivamente da un passato di mafia e malaffare, anche a allontanando concittadini sgraditi, come “Salvuccio” Riina, che non ha mai preso le distanze dalle azioni spregevoli del padre Totò. Ormai il rispetto delle regole, le buone pratiche amministrative, ed ampi spazi di libertà sono patrimonio della comunità corleonese ─ ha detto il sindaco ─, e non vogliamo che possano essere compressi da presenze indesiderate. Per questo, sicuri di interpretare il desiderio di gran parte della cittadinanza, chiediamo il suo celere allontanamento da Corleone».

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