In Sicilia mascherina all’aperto e restrizioni sui voli: la nuova ordinanza
In Sicilia il governo Musumeci ha firmato una nuova ordinanza per evitare l’impennata di contagi in vista delle festività natalizie. Tra le misure, l’obbligo di mascherine all’aperto
Nuova stretta in Sicilia in vista delle festività natalizie. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato una nuova ordinanza per evitare l’impennata di contagi nell’isola. Tra le misure, l’obbligo di mascherina all’aperto dai 12 anni in su e non solo in luoghi particolarmente affollati. Maggiori controlli negli ingressi in porti e aeroporti. Restrizioni per i voli in arrivo da Sudafrica ma anche Egitto, Turchia e Israele. Ancora, tamponi molecolari (non più rapidi) per i migranti dopo la quarantena. L’ordinanza entrerà in vigore domani.
Tra queste, l’obbligo di mascherina all’aperto, sempre, dunque non solo in luoghi particolarmente affollati. Ancora, rafforzare i controlli agli ingressi di porti ed aeroporti, in vista dell’esodo natalizio. L’ordinanza della Regione è attesa nelle prossime ore.
In Sicilia mascherina all’aperto sempre
Dunque, la nuova ordinanza “di Natale”, dovrebbe prevedere l’obbligo di mascherina all’aperto. Quindi non solo in luoghi affollati o a rischio assembramenti, come previsto in una precedente ordinanza. A preoccupare è che nel periodo natalizio in alcune zone, come i luoghi della movida o quelli dello shopping, si possano verifcare assembramenti. La Sicilia si accoda così alle misure attivate anche in altri Comuni d’Italia. L’Anci ha anche chiesto al governo la possibilità di rendere obbligatorio l’uso della mascherina dal 6 dicembre al 15 gennaio. “Quelli sono i giorni del Natale dove per lo shopping, per la voglia giustamente di stare insieme e di fare comunità, nelle nostre città c’è maggiore possibilità di assembramento. Se ci fosse un provvedimento nazionale, come abbiamo spiegato al Governo, sarebbe tanto di guadagnato, perché daremmo un segnale unico a tutto il Paese”. Lo ha dichiarato il presidente di Anci Antonio Decaro.
Tamponi per chi arriva da 15 Paesi a rischio: ecco quali
La nuova ordinanza estende l’obbligo di tampone nei porti e aeroporti siciliani ai passeggeri che arrivano dalla Repubblica del Sudafrica, Botswana, Hong Kong, Stato d’Israele, Repubblica Araba di Egitto e Repubblica di Turchia. Attualmente il controllo è già previsto per chi proviene, o nei 14 giorni precedenti alla partenza ha soggiornato o transitato, da Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti, Malta, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Paesi Bassi. I passeggeri in arrivo da Paesi per i quali non è previsto il tampone obbligatorio potranno comunque richiedere di essere sottoposti al test direttamente presso lo scalo e a titolo gratuito.
I soggetti giunti in Sicilia nei dieci giorni precedenti all’entrata in vigore dell’ordinanza devono contattare il Dipartimento di prevenzione dell’Asp territorialmente competente e il proprio medico di Medicina generale per essere sottoposti a tampone molecolare.
Monitoraggio delle varianti
L’ordinanza punta ad assicurare un’adeguata sorveglianza epidemiologica in tutte le province dell’Isola. Per farlo, il Dipartimento per la pianificazione strategica e il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato della Salute eseguiranno una ricognizione dei laboratori siciliani in grado di sequenziare le varianti del virus e ne coordineranno l’attività, con l’obiettivo di aumentare progressivamente il numero dei tamponi sequenziati in Sicilia.
Covid, la situazione dei contagi in Sicilia
L’ultimo bollettino Covid, quello di ieri, ha registrato 545 nuovi casi su 32.398 tamponi processati. Il numero di casi è stabile rispetto al giorno precedente (559) ma il numero di tamponi è nettamente superiore. Il tasso di positività è sceso all’1,7%. Nuovo calo dei ricoveri. Sono 351 i pazienti ricoverati per Covid. Nello specifico: 308 si trovano nei reparti ospedalieri Covid, con una diminuzione di 13 degenti. Nelle terapie intensive sono invece 43, 1 in meno rispetto a lunedì.