Tornano zone rosse e coprifuoco in Alto Adige: Natale a rischio in Italia?

In 20 Comuni dell’Alto Adige tornano le zone rosse e il coprifuoco. In ansia per il Natale anche gli altri comuni italiani con una maggiore incidenza di casi.

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Un posto di blocco della polizia di stato all'inizio di via Pontina, durante l'emergenza Coronavirus, Roma, 13 aprile 2020. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

In Alto Adige tornano zone rosse, coprifuoco e restrizioni anti-Covid. Dalla mezzanotte di oggi infatti ben 20 Comuni sono entrati in “zona rossa” a causa dei troppi contagi di coronavirus registrati nelle ultime tre settimane.

La nuova ordinanza del governatore Arno Kompatscher fa tornare l’incubo delle restrizioni e soprattutto nei Comuni con maggiore incidenza di casi, si teme un nuovo lockdown per Natale. Parole, quelle come lockdown, zone rosse e coprifuoco, che si sperava fossero sparite per sempre. E invece sono ricomparse, al momento solo (si spera) nei 20 Comuni della provincia più settentrionale d’Italia. Nella provincia di Bolzano l’incidenza settimanale attualmente risulta paragonabile a quella di Germania o Svizzera con importanti variazioni tra i singoli Comuni. Il dato è di 430 casi per 100 mila abitanti nella media settimanale.

Il caso dell’Alto Adige

L’ordinanza di Kompatscher riguarda 20 Comuni con un’alta incidenza e un basso tasso vaccinale. Le misure restrittive impongono il coprifuoco dalle ore 20 alle 5 del mattino, con uscita solo per motivi di lavoro, sanitari o comunque di emergenza, e la chiusura dei locali alle 18. Le zone rosse resteranno in vigore almeno per i prossimi 14 giorni.

Nei restanti Comuni altoatesini, le misure riguardano l’utilizzo della mascherina all’aperto per persone con più di 6 anni, dove non si può garantire il distanziamento di un metro, della mascherina Ffp2 nei mezzi pubblici e la chiusura delle discoteche e sale da ballo.

Incognita Natale

L’anticipo di lockdown nella provincia di Bolzano preoccupa anche il resto d’Italia, soprattutto quelle zone dove l’incidenza è alta e la campagna vaccinale non ha dato i risultati sperati in termini di percentuale di popolazione immunizzata. In primo luogo il Friuli-Venezia Giulia, che dovrebbe approdare in giallo già dalla prossima settimana. A preoccupare è soprattutto il Natale, che potrebbe portare altre regioni nelle aree a maggiori restrizioni.