È un uomo di 40 anni, Carmelo Orlando, la vittima dell’incidente mortale accaduto intorno alle 14.30 di oggi a Monreale, sulla SS 186. DA quanto si apprende, l’uomo sarebbe stato investito da una Seat Ibiza nera mentre usciva, a piedi, da Poggio Normanno.
Il conducente dell’auto, per ragioni ancora da chiarire, avrebbe infatti perso il controllo del mezzo mentre transitava sulla Circonvallazione. L’auto è finita contro il guardrail, e nella carambola ha impattato anche contro una Volkswagen bianca che transitava dalla strada. Poi lo scontro fatale col pedone, che era arrivato in zona in autobus per incontrare degli amici. Per il 40enne, purtroppo, non c’è stato nulla da fare, nonostante i tentativi di rianimazione del 118. Onorato lascia due figli, uno di 12 e l’altro di 7 anni.
Il conducente della Seat Ibiza è stato, invece, trasportato all’ospedale Ingrassia di Palermo. Testimoni riferiscono che avrebbe detto di essere stato tamponato, motivo che gli avrebbe fatto perdere il controllo dell’auto.
L’incidente arriva a poche ore di distanza da quello accaduto stamattina a Palermo, nel quartiere Bonagia. L’impatto tra un porter, guidato da G. M. di Misilmeri, e una moto, è avvenuto tra via Papa Giovanni XXIII e via Azoti. A perdere la vita Mario Di Peri, 22enne di Villabate, che viaggiava a bordo della sua Honda 750.
Sul posto si sono recate le Forze dell’Ordine, i sanitari del 118 e gli operai della ditta Interventa per rimettere in sicurezza la strada e rimuovere le tracce ematiche. Il ragazzo, in seguito al terribile scontro, è morto sul colpo. Si indaga ora per chiarire la dinamica dell’incidente. Da quanto si apprende, dopo l’impatto la moto ha finito la sua corsa contro un muretto che circonda un edificio.
La notizia ha gettato nel più profondo dolore familiari e amici di Mario, giovane molto conosciuto a Villabate anche per via dell’attività di famiglia nella quale lavorava.
“Era un bravo ragazzo, un lavoratore, molto più maturo dell’età che aveva. Davvero un esempio da seguire per tutti i ragazzi per la voglia di lavorare, lo spirito di sacrificio e la dedizione alla famiglia e al lavoro”. Così lo ricorda il sindaco di Villabate Gaetano Di Chiara. “Una persona educatissima, ne parlo con le lacrime agli occhi perché lo conoscevo e fino a ieri ci eravamo visti. Sono molto rattristato, sia io che l’intera giunta, perché lo conoscevamo quasi tutti anche per via dell’attività della famiglia, un food molto conosciuto anche fuori dai confini villabatesi. Sono vicino alla famiglia”.