Indagini sulla tragedia della Nuova Iside: sequestrata scatola nera ad una nave cargo
La Procura indaga sulla petroliera “Vulcanello” per risalire alle motivazioni che hanno portato al naufragio del peschereccio
Prosegue il lavoro della Procura della Repubblica di Palermo volto a indagare sulle cause che lo scorso 13 maggio hanno portato alla scomparsa dell’imbarcazione Nuova Iside di Terrasini. A passare al vaglio degli inquirenti sarebbe la scatola nera posta sotto sequestro ad una nave cargo, che proprio in quella terribile notte avrebbe incrociato la rotta del peschereccio.
Risultano ancora scomparsi nelle acque siciliane Vito Lo Iacono, l’ultimo dei pescatori, e la stessa nave. Matteo e Giuseppe Lo Iacono, invece, nelle scorse settimane sono stati ritrovati senza vita. Le ricerche della Guardia costiera e della Marina militare proseguono attraverso l’esaminazione del fondale che va da Ustica a Favignana, luogo in cui dovrebbe essere avvenuta la tragedia.
NAVE VULCANELLO
Le indagini, quindi, proseguono sull’esaminazione del ruolo nella vicenda della nave “Vulcanello” di proprietà della società armatrice Augustadye, del gruppo Mednav, utilizzata per il trasporto di carburante. Nella giornata di oggi il consultente tecnico, nominato dalla procura, comincerà il lavoro di estrapolazione e analisi dei dati contenuti nella scatola nera. Dalle ultime notizie trapelate, al momento, il registro degli indagati risulterebbe ancora vuoto ma non si fermano le operazioni della Guardia costiera, coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Vincenzo Amico.