Gli indipendentisti: “Grave abolire l’RdC senza assicurare posti di lavoro”
Tony Guarino, Presidente del MOSESI: “La politica vuole eliminare il reddito di cittadinanza. Ciò che si rischia è una vera e propria bomba sociale. Stiamo unendo tutti i percettori siciliani per una grande protesta”.
La crisi economica, acuita dalla pandemia, fa paura. Sia a chi un lavoro lo possiede ma teme di perderlo, sia a chi lo cerca pur essendo cosapevole che le speranze di trovarlo sono ridotte al lumicino. In un contesto tanto difficile, l’idea del reddito di cittadinanza partorita dal Movimento 5 Stelle consentì una boccata d’ossigeno a milioni di disoccupati. Oggi però, con la crisi di Governo in atto, quella sorta di toppa utile a contenere la disperazione di tante famiglie rischia di essere scucita. In loro aiuto si mobilitano gli Indipendentisti del Mo.Se.Si. E’ di qualche giorno fa la dichiarazione di Matteo Renzi che ha fatto tremare una larga fetta della popolazione italiana. Per Renzi infatti, il sussidio caro ai grillini va eliminato o quantomeno rivisitato. Ciò che non accetta il numero uno di Italia Viva è che l’rdc si sia trasformato in nient’altro che una mera elargizione di denaro pubblico, senza che la parte dedicata alle politiche attive abbia mai visto la luce.
POLITICI CONTRO RDC
Per l’ex premier, non solo è intollerabile l’aver arruolato tremila navigator senza poi definirne il ruolo, ma anche il fatto che i «lavori sociali» che i benefattori avrebbero dovuto prestare non sono mai partiti. Insomma, una questione tutta da valutare ma che, per la preoccupazione di tanta gente senza un lavoro, trova d’accordo partiti politici di diverso orientamento. Perfino i pentastellati che lo hanno generato, oggi sembrano indecisi sul da farsi. Motivo per il quale, con decisione, scende in campo il MOSESI (Movimento Separatista Siciliano) nella persona del suo presidente Antonio Guarino. “Il nostro movimento, notoriamente apartitico, sta supportando tutti i percettori del reddito di cittadinanza della provincia di Palermo, Agrigento e Trapani. Vogliamo stare vicini a tutte quelle famiglie con figli che, per colpa della politica in generale, rischiano di finire in mezzo a una strada senza avere nessuna alternativa al reddito di cittadinanza“.
UNA BOMBA A OROLOGERIA
Il grido d’allarme è partito, con Antonio Guarino, presidente degli Indipendentisti che, intervistato da Palermo Live invita ad una riflessione.”La gente è allo stremo. Ciò che in questo periodo di grave difficoltà sociale ha rappresentato il reddito di cittadinanza è un qualcosa di estremamente prezioso. Bisogna assolutamente capire l’enorme rischio cui si andrebbe incontro qualora lo si dovesse abolire. La pandemia è ormai divenuta una piaga sociale, fare deflagare in questo momento, quella che altro non è che una bomba a orologeria sarebbe il più clamoroso autogol che i nostri politici potrebbero fare.”
UNA MESSE SI ADESIONI
E’ una vera e propria messe di adesioni quella fatta registrare dal gruppo su what up del mo.se.si di palermo. “Stiamo unendo tutti i percettori del reddito di cittadinanza per lottare contro il Governo. Le adesioni crescono di giorno in giorno e presto saranno in tantissimi i siciliani pronti a scendere in piazza per reclamare, o il mantenimento del prezioso sussidio o in alternativa il tanto agognato lavoro”.