Inps e legge di bilancio: ecco cosa cambia per pensioni, trattamento integrativo e assegno unico

Tutte le novità previste sulle prestazioni erogate dall’Inps

inps

Nel rispetto di quanto prevede la legge di bilancio, l’Inps ha adeguato il calcolo di alcune prestazioni con decorrenza retroattiva al primo gennaio 2022. In particolare si è proceduto a una rimodulazione degli scaglioni di reddito e delle aliquote fiscali, occorrenti per determinare l’imposta diretta (Irpef). Modifiche anche per quanto concerne il trattamento integrativo (ex bonus Renzi), che non subirà variazioni per i nuclei familiari con reddito inferiore o uguale a 15 mila euro annui. Ulteriori detrazioni, tuttavia, sono previste anche per lo scaglione che arriva ai 40 mila euro.

Le modifiche incideranno in modo particolare sulle pensioni, a decorrere dal mese in corso, marzo 2022. In base ai nuovi calcoli, infatti, vi saranno adeguamenti sulle somme già percepite a gennaio e febbraio. Verranno rivalutati, infatti, gli scaglioni di reddito, nonché le detrazioni a cui avranno diritto i pensionati. Questi ultimi, dunque, riceveranno una cifra a conguaglio, in base a quale sarà la differenza Irpef tra le somme già erogate e quelle riformulate in fase di ricalcolo.

INPS: ECCO IL NUOVO ASSEGNO UNICO

Novità importanti, a partire da marzo 2022, anche per quanto concerne il nuovo assegno unico universale (AUU). Il beneficio, introdotto in sostituzione degli assegni a nucleo familiare e degli assegni familiari, sarà valido per nuclei familiari con figli disabili a carico o di età inferiore ai 21 anni.

I vecchi assegni ANF e AF, invece, a partire dal mese in corso, rimarranno in vigore solamente per nuclei familiari composti da: coniugi senza figli; un solo coniuge, escludendo il separato; fratelli e sorelle; nipoti senza limite di età, solo se in presenza di infermità fisica o mentale che non consenta loro di lavorare, o se orfani di entrambi i genitori e non già beneficiari di pensione ai superstiti.

Tutte le precedenti detrazioni, finora in atto, per i figli a carico di età inferiore a 21 anni, non saranno più valide, sia per i residenti in Italia che all’estero. Per quanto concerne le detrazioni fiscali per figli di età superiore, bisognerà invece ripresentare la domanda all’Inps.

INPS – ALTRE NEWS DA CATANIALIVE.IT