Intascava il reddito di cittadinanza di un defunto: denunciato a Corleone
Le indagini dei finanzieri si erano inizialmente concentrate sull’originario percettore del beneficio, il quale non avrebbe avuto diritto alla prestazione perchè, alla presentazione dell’istanza, era sottoposto a misura cautelare personale. Ulteriori accertamenti hanno poi mostrato che, dopo la sua morte, il soggetto denunciato aveva rinnovato l’erogazione del reddito mediante falsa documentazione
Prosegue l’attività di controllo della Guardia di Finanza di Palermo in sinergia con l’INPS, volta a mascherare i cosiddetti “furbetti” del reddito di cittadinanza. E ancora una volta, i militari si sono imbattuti in una illecita percezione del beneficio da parte di un residente di Corleone, il quale intascava il reddito accordato ad una persona oggi defunta.
In un primo momento, in realtà, l’attenzione degli investigatori si era concentrata sull’originario percettore del beneficio; questi infatti non avrebbe avuto diritto alla prestazione poiché, alla presentazione dell’istanza, era sottoposto a misura cautelare personale.
Ulteriori approfondimenti, che hanno attinto anche alle banche dati in uso al Corpo, hanno successivamente condotto i finanzieri a scoprire che a gennaio 2021, il soggetto denunciato ha presentato, per conto del defunto, una nuova dichiarazione sostitutiva unica. Il documento, com’è noto, è necessario al rinnovo dell’erogazione del beneficio. L’originario percettore era morto nel 2020.
Insomma, alla prima irregolarità se n’era aggiunta una seconda. La Guardia di Finanza ha, quindi, segnalato il soggetto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese. Il reato contestato è di truffa aggravata; successivamente alla morte dell’originale beneficiario, il soggetto denunciato ha percepito indebitamente circa 4.000 euro di reddito.