Irene Catarella è l’artefice di un nuovo linguaggio in versi che smentisce convintamente chi ritiene che la poesia sia poco attrattiva per i giovani.
La professoressa, originaria dell’Agrigentino – padre e madre nati rispettivamente a Cammarata e a San Giovanni Gemini – ha ricevuto infatti da “Il Messaggero” la lusinghiera definizione di poetessa dell’hashtag, perché nei suoi versi ha introdotto l’uso del segno che caratterizza le parole chiave nei social.
Un segno soltanto grafico, che non si legge, e che trova spazio nel titolo della sua opera “#Cantoanima”, pubblicata da Editoriale Giorgio Mondadori.
Il libro è considerato il manifesto del nuovo linguaggio che annovera, tra gli estimatori, personalità quali Massimo Gramellini.
Il giornalista, scrittore e conduttore televisivo lo ha valutato, infatti, come “innovativo e interessante” e ha segnalato il libro sul suo #sulcomodinodigramellini.
La creatività di Irene Catarella si declina anche attraverso alcuni neologismi e parole nuove, esito dell’unione di più termini, perché tutto è diverso dalla somma delle parti.
Determinata e sempre dalla parte dei più deboli, la professoressa e autrice non si è mai data per vinta, neppure dinanzi alla sindrome di Ménière che l’ha colpita all’età di diciotto anni.
Il tratto distintivo del suo impegno, culturale e sociale, risiede nella capacità di esprimere, attraverso la sua verve poetica e letteraria, l’intensità della bellezza e delle emozioni.
In prima linea contro le ingiustizie e a supporto degli ultimi, Irene Catarella è certamente in grado, attraverso la potenza della sua espressività, di risvegliare esistenze e coscienze, sollecitando nei lettori profonde riflessioni.
Nella qualità di presidente della FIDAPA di Cammarata e San Giovanni Gemini, tra il 2017 e il 2019, si è spesa a favore delle donne promuovendo l’installazione di due panchine rosse simbolo della lotta contro la violenza di genere.
Una tematica alla quale ha dedicato alcune poesie.
Ha fondato, inoltre, il Gruppo storico “Abatellis Branciforti Conti di Cammarata e Duchi di San Giovanni Gemini”.
È proprio all’insegna di altissimi valori che è nata “#Cantoanima” , opera che, per via delle caratteristiche che la connotano, sarebbe molto adatta alla fruizione scolastica.
Il motto di Irene Catarella è “se vuoi essere felice, rendi felici gli altri” perché è proprio questo desiderio viscerale che le ha permesso di inventare un nuovo modo di scrivere versi per avvicinare i giovani alla poesia.
L’obiettivo è trasmettere loro che esiste tanto altro oltre la materia: per dirla con lei, utilizzando un suo neologismo, “l’#emozionecuore che dona la vita/ tutto il resto è morte che appare”.
In considerazione del grande talento dell’autrice, l’auspicio è che i suoi versi possano entrare, come meritano, in prestigiose antologie.
Di recente, ha aperto il profilo instagram irenecatarella.scrittrice con suoi video e post con i versi dell’hashtag.