Dopo ben 8 lunghissimi anni, il palermitano Ismaele La Vardera lascia “Le Iene”. Uno dei programmi di approfondimento e attualità più seguiti dal pubblico televisivo italiano, che propone inchieste e servizi giornalistici facendo uso di uno stile irriverente e satirico, in onda su Italia 1.
“C’eravamo lasciati così: io che nuotavo lontano dalla politica dopo aver raccontato di accordi indicibili, intrighi pericolosi. Dopo aver documentato di come ancora la mafia controlla una parte dei voti a Palermo. Insomma non avevo avuto un impatto positivo con la politica. Me ne ero andato a gambe levate tornando a fare il mio vecchio mestiere: le Iene. Il film che ho realizzato ha permesso a tanti di capire gli ingranaggi oscuri del mondo della politica. Alcuni di voi hanno pensato che mi fossi candidato per fare un film. La “Lega” mi ha persino portato in Tribunale, ma un giudice ha messo la parole fine a quel dubbio. Tanti di voi, fortunatamente, avete apprezzato il mio sforzo per rendere trasparente la politica. Anche perché, se tutto si facesse alla luce del sole, che male ci sarebbe?”
“Dopo la candidatura a sindaco di Palermo sono tornato a fare “Le Iene”. Mi sono occupato delle voci più deboli, ho raccontato uno dei periodi più difficili della recente storia del nostro Paese. Ho denunciato abusi e soprusi. Ma il primo amore verso la politica non posso scordarlo. E’ come se avessi un conto in sospeso con la mia terra, per questo motivo, anche se a qualcuno potrebbe sembrare davvero folle, voglio tornare a metterci la faccia. Sì, folle perché ho una carriera televisiva davanti, perché lascio un lavoro sicuro. Folle perché non ho bisogno della politica per campare. Folle perché qualcuno potrebbe dire: ma chi te lo fa fare? Con la voce che mi trema ed il cuore che mi batte a mille, dopo 8 lunghi anni lascio la grande famiglia de “Le Iene” – continua Ismaele La Vardera – Ringraziandola per tutto quello che in questi 8 anni mi ha dato”.
“Ho una faccenda ancora in sospeso. Nel film ho raccontato di una parte di politica collusa, ma non posso lasciare che il racconto definitivo sia quello. Per questo voglio mettere a disposizione tutte le mie energie per la Sicilia. Per togliere dal potere quelle solite facce che da anni ci governano e ci trattano come dei sudditi. La banda bassotti della politica che ha depredato le nostre bellezze e ci ha rubato i sogni. Io ho denunciato quel malaffare, conosco le lusinghe del potere. Mi hanno offerto di tutto: poltrone, incarichi, posti di lavoro… Ho detto di no a quel tipo di politica. Per avere un futuro, come moltissimi giovani siciliani, ho dovuto lasciare la nostra terra. Oggi ci torno: per dare voce proprio a voi che non credete più a niente. La politica ancora può cambiare le cose. Voglio portare i vostri occhi dentro le cose e raccontare in modo trasparente cosa accade dentro le stanze del potere. Voglio tornare a farvi riappassionare della buona e sana politica. Il tutto per far fiorire, insieme, una nuova primavera della Sicilia”. Conclude Ismaele La Vardera.