La Sicilia resta in zona gialla, Cts: “Il bollettino non deve cambiare”
La Sicilia resta in zona gialla almeno fino al 24 gennaio. L’isola non ha superato per pochissimo la soglia di occupazione delle terapie intensive
La Sicilia resta in zona gialla… per un soffio. Nel bollettino di ieri, infatti, l’Isola non ha superato per pochissimo la soglia dei ricoveri in terapia intensiva, ossia il 20%, ma si è fermata al 19,4%. Dunque evita la zona arancione, almeno sino al 24 gennaio. Negli ultimi dati, sono 163 i pazienti ricoverati in intensiva, con 2 posti letto occupati in meno rispetto al giorno precedente. Secondo Agenas, in Sicilia il totale dei posti letto in Intensiva è di 835.
Come riporta il Corriere della sera, le regioni che hanno superato il tasso di occupazione in terapia intensiva sono l’Abruzzo (20,6%), il Friuli Venezia Giulia (23,4%), le Marche (28,2%), la provincia di Trento (27,8%), il Piemonte (23,2%), la Toscana (21,6%) e Valle d’Aosta (21,2%).
La Sicilia resta zona gialla ma con 138 Comuni in arancione
La Sicilia resta zona gialla, ma 138 Comuni sono in zona arancione. L’ordinanza firmata ieri, 13 gennaio, dal presidente della Regione Nello Musumeci ha dichiarato zona arancione in altri 92 Comuni siciliani, mentre 46 lo sono già.
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Cts: “Il bollettino non deve cambiare”
Intanto, il Comitato tecnico scientifico (Cts) si è espresso contro l’ipotesi di cambiamento del bollettino quotidiano dei dati Covid. Rigettata insomma la richiesta delle Regioni di considerare i positivi asintomatici nel conto dei casi, ma non in quello dei ricoveri. In sostanza, le Regioni chiedono che i pazienti che risultano positivi ma ricoverati per altre patologie (quindi asintomatiche al Covid) non vengano inseriti nel calcolo dei ricoveri, ma solo negli attuali positivi. Richiesta che però il Cts non ritiene accettabile. A decidere adesso sarà il governo.
Se la richiesta dovesse passare, allora per la Sicilia, con tutta probabilità, la zona arancione si allontanerebbe ancora, oltre il 24 gennaio.