“La stessa ragazza col cappotto rosso”: forse un fake il discorso di Putin

Nella trasmissione “Quarto Grado” sono emersi sospetti sul discorso di Putin. È stato mostrato un video con la presenza sospetta di una ragazza con un cappotto rosso fra il pubblico

Già ieri era iniziato a serpeggiare sui social il sospetto che qualcosa non tornasse durante il discorso del presidente russo Vladimir Putin allo stadio Luzhniki di Mosca. Ad un certo punto, durante la diretta dell’evento, le parole dello “Zar” si erano stranamente interrotte, sostituite da una canzone patriottica. Putin era “ricomparso” poco dopo e il Cremlino aveva parlato di un inconveniente tecnico durante la messa in onda. Ma si è fatta largo l’ipotesi che il mega evento per celebrare l’anniversario dell’annessione della Crimea alla Russia, venerdì 18 marzo, fosse in parte “costruito” dalla propaganda.

LO SCOOP DI “QUARTO GRADO” NEL DISCORSO DI PUTIN

I media russi hanno parlato di 100mila persone allo stadio, e forse altrettante fuori Ma  alla finale dei mondiali del 2018 il Luzhniki era esaurito con “soli” 81mila spettatori. Inoltre alcuni passaggi della diretta fiume fanno emergere sospetti di “fake”. Li ha mostrati venerdì 18 marzo la trasmissione Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi su Rete 4. “Osservata speciale” è finita una anonima ragazza col cappotto rosso, che si vede sugli spalti accanto a un’altra giovane. Le due vengono inquadrate sorridenti dalla regia. Ma, stranamente, la ripresa appare pressoché identica a un’altra trasmessa durante un evento dell’anno scorso nello stesso stadio per la medesima ricorrenza, il 18 marzo 2021. Nelle immagini di un anno fa si vede Putin con un look simile ma con capi diversi rispetto a quello di ieri, maglia bianca e giubbotto con cappuccio di pelo, non il “famnoso” Loro Piana sfoggiato venerdì.

DUE RAGAZZE IDENTICHE ANNO DOPO ANNO

Quel giorno le telecamere, cercando volti tra la folla plaudente, hanno inquadrato due ragazze, una col cappuccio rosa e l’altra col cappotto rosso. Stranamente le stesse che sono state inquadrate, con i medesimi abiti, anche ieri. Insomma, parrebbe che l’evento organizzato venerdì scorso per parlare alla Russia, e contemporaneamente mandare messaggi minacciosi all’Occidente sia stato quantomeno “condito” con immagini di repertorio. Forse la folla era meno festante del previsto? Senza contare che i media ucraini hanno mostrato anche alcuni video che mostrerebbe allo stadio Luzhniki fischi e proteste da parte del pubblico all’indirizzo di Putin. Fake, propaganda, controinformazione? L’invasione russa in Ucraina gioca anche su questo.

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