La tiktoker palermitana Emma Guiducci si scusa dopo lo sfogo: Selvaggia Lucarelli la attacca | VIDEO

Dopo 24h dal video-sfogo, ormai diventato virale, la tiktoker torna sui social ma questa volta lo fa per scusarsi

Non si arresta la polemica dopo lo sfogo pubblicato su TikTok dalla palermitana Emma Guiducci. La donna, stanca di vedere i figli sempre più stressati a causa dei tanti compiti lasciati dalle loro maestre, ha sbottato sui social.

A distanza di un giorno, arrivano le scuse della tiktoker ma il suo video, ormai virale, viene anche ripostato dalla giornalista Selvaggia Lucarelli.

Emma Guiducci e lo sfogo su TikTok

 

Selvaggia Lucarelli: “Tra le categoria umane, i ‘genitori’ sono quella più devastante”

Il video sfogo della Guiducci è stato ripostato da diverse testate giornalistiche nazionali. Ad aggiungersi, anche la giornalista Selvaggia Lucarelli. “Ovviamente se hai un problema con la scuola vai su TikTok mica dalla preside. Tra tutte le categorie umane che si stanno smascherando sui social, direi che ‘i genitori’ sono quella più devastante. E TikTok è diventato il più grande manuale di sociologia contemporanea mai esistito”, commenta la Lucarelli.
 

Emma Guiducci: “Sono stata eccessiva, chiedo scusa”

Dopo 24h dal video-sfogo, ormai diventato virale, la tiktoker torna sui social ma questa volta lo fa per scusarsi. “Alla luca di quello che è accaduto in queste ultime ore, è doveroso da parte mia fare una rettifica con relative scuse. Continuo a sostenere quello che ho detto, ma riconosco di esser stata eccessiva. Doveroso da parte mia, che sono una persona civile e per bene, di aver utilizzato determinate parole nei confronti della categoria (degli insegnanti). Alcuni mi hanno dato ragione, altri si sono risentiti. Non ho mai avuto problemi con i compiti, i miei figli vanno bene a scuola, i maestri non si sono mai lamentati. Ma in quel momento ho avuto una crisi e ho avuto questo sfogo, da parte di una donna stanca che vede il proprio figlio che in quel momento non ce la fa. Non ho mai pensato che qualcuno dei docenti potesse ritorcere un’antipatia verso i miei figli, e mai lo penserò”.