Laccio emostatico per bloccare il vaccino: negazionista rischia l’invalidità
Il racconto di un medico su Twitter: “Si è poi presentato al pronto soccorso con un braccio nero e un’occlusione omerale”. Operato, probabilmente resterà invalido
Un medico, Claudio Luca Biasi, ha raccontato via Twitter una vicenda verificatasi in un ospedale dell’Emilia Romagna. Ha scritto che si è presentato un uomo con un braccio nero e una occlusione omerale, conseguenza dell’utilizzo di un laccio emostatico. Uno strumento comunemente utilizzato per effettuare prelievi ed incannulamenti. A quanto pare ha fatto ricorso a questo stratagemma trovato sul web perché costretto a sottoporsi al siero anticovid per poter lavorare. Ha quindi cercato di comprimere il flusso sanguigno per impedire al vaccino di entrare in circolo nel corpo. Nonostante sia stato sottoposto ad intervento chirurgico, c’è comunque il concreto rischio rischia che possa perdere la funzionalità del braccio.
IL POST PUBBLICATO DAL MEDICO
Questo il post del dottor Biasi: “Paziente che si presenta in pronto soccorso con braccio nero e occlusione omerale.Interrogato, spiega che si è vaccinato due giorni fa per lavorare, ma intendeva evitare che il vaccino entrasse nel corpo e, seguendo consigli medico internet, ha tenuto laccio emostatico sopra e sotto sito inoculo per ventiquattro ore. Ora ha sofferenza nervosa dell’ulnare, è stato operato per riaprire vaso e probabilmente residuerà parziale invalidità”.
STRATAGEMMI PER EVITARE IL VACCINO
Il post ha riscosso moltissime visualizzazioni e commenti di ogni tipo. Bisogna dire comunque che non tutti hanno creduto alla storia, giudicata da alcuni come una fake news. La vicenda, in ogni caso, ricorda molto l’episodio che ha visto come protagonista il dentista di Biella Guido Russo, che si è recato al centro vaccinale con un arto in silicone. Un gesto provocatorio, aveva spiegato il professionista. “Volevo che si creasse una situazione di scompiglio in modo da avere un po’ di audience per lanciare una mia protesta personale”, aveva dichiarato quando era stato intervistato.