Ladies Open, va a Lucia Bronzetti la semifinale tutta italiana: sconfitta in tre set Jasmine Paolini
Ennesima vittoria in rimonta della tennista riminese, che centra la sua prima finale in carriera e raggiunge il suo best ranking. Domani in campo alle 20 contro Begu o Sorribes Tormo
“Se me l’avessero detto all’inizio della settimana non ci avrei creduto”. In questa frase, pronunciata pochi istanti dopo aver battuto l’amica-rivale Jasmine Paolini, sta tutta la felicità e l’incredulità di Lucia Bronzetti, che domani sera giocherà sul centrale del Country la sua prima finale WTA della carriera. Una vittoria ancora una volta sofferta e in rimonta, come quella contro Caroline Garcia ai quarti di finale, ottenuta risalendo addirittura da un perentorio 0-6 nel primo set.
Un metaforico ceffone che, unito alla stanchezza di una partita terminata alle 2,30 del mattino precedente, poteva abbattere fisicamente e psicologicamente la tennista riminese, che invece è rimasta con la testa ben dentro la partita, ha stretto i denti nonostante un problema alla coscia e non ha più regalato nulla all’avversaria. La Paolini dal canto suo – reduce anch’essa dalla maratona contro la Parrizes-Diaz – ha invece fatto l’esatto contrario: ha alternato splendidi vincenti a errori incredibili, ha sprecato palle importanti e ha costellato il secondo e il terzo set con una serie di errori gratuiti che hanno spianato la strada alla Bronzetti.
BRONZETTI-PAOLINI: PRIMO SET SENZA STORIE, MA POI…
Il primo set inizia con la Paolini che deve subito fronteggiare e annullare tre palle break risalendo da 0-40, ma da quel momento in poi la tennista toscana inizia a macinare il suo gioco in modo impressionante, con la Bronzetti troppo timorosa e incapace di arginare i colpi dell’avversaria. Di fatto non c’è partita, e la Paolini porta a casa il set per 6-0 in appena 29 minuti.
Qui, la magia del tennis torna protagonista, perché come era già accaduto nei due quarti di finale giocati venerdì sera dalle due azzurre, una partita che sembra indirizzata tutta verso una delle due contendenti cambia all’improvviso. La Bronzetti infatti reagisce subito ad inizio secondo set, togliendo il servizio al primo gioco alla Paolini e confermando il break. Sul 2-1, la riminese è costretta a chiamare in campo il fisioterapista per un problema muscolare alla coscia sinistra. L’intervento medico funziona, perché la Bronzetti dopo un paio di scambi un po’ timorosi, ritrova gli appoggi e la potenza dei colpi.
Sembra un’altra partita adesso, con la tennista romagnola che regge gli scambi, non soffre le variazioni di ritmo della Paolini – che dal canto suo riduce di molto l’efficacia del servizio e aumenta gli errori da fondocampo – e tiene bene i suoi turni di servizio fino al nono gioco, quando toglie il servizio per la seconda volta all’avversaria e porta a casa la seconda frazione per 6-3 in 42 minuti.
TERZO SET: LA CHIAVE DEL MATCH
In avvio di terzo set la Paolini ritrova precisione e potenza nei colpi, ed è la prima a scattare in avanti, togliendo il servizio alla Bronzetti al terzo gioco. Ma l’orgoglio della riminese è enorme – per informazioni citofonare Caroline Garcia – e le permette di ottenere subito il contro-break al gioco successivo e risalire da 0-40 sul turno di battuta seguente. Il momento chiave del match arriva all’ottavo gioco quando la Paolini si fa rimontare dall’avversaria sul 40-15 e perde il game chiudendo con un doppio fallo. La tennista toscana resta ferma con la faccia rivolta contro i cartelloni pubblicitari, quasi interpretando con il linguaggio del corpo la sua resa. Una resa che arriva puntuale al gioco successivo, con la Bronzetti che chiude 0-6 6-3 6-3 in due ore e tre minuti.
Alla fine l’abbraccio, sincero e prolungato, tra le due tenniste azzurre. Domani la Bronzetti affronterà alle 20 la rumena Begu o la spagnola Sorribes Tormo. Entrambe hanno già vinto titoli WTA nella loro carriera (quattro la Begu e uno la Sorribes Tormo), e quindi è lecito considerarle favorite. Ma dall’altra parte della rete troveranno una ragazza romagnola che sulla carta non avrebbe dovuto essere lì, che non si arrende davanti a nulla e nessuno, e che avrà una gran voglia di completare il suo capolavoro. A Palermo l’ultima italiana a vincere fu Roberta Vinci nel 2013, e sarebbe ora di tornare a colorare di azzurro il centrale del Country.
Foto copertina: Ufficio Stampa “Palermo Ladies Open”