Clara Di Palermo, giornalista palermitana con la passione per le borse ereditata dalla nonna. Cotone, damasco, seta e velluto: materiali diversi quelli utilizzati per creare delle splendide borse artigianali, in alcuni casi realizzate interamente a mano.
“Passavo molto tempo da bambina con mia nonna Concetta – racconta Clara Di Palermo a Palermo Live -. Lei era nata agli inizi del ‘900 e quindi, avendo vissuto la guerra, era abituata a non buttare via nulla. Aveva un gusto innato per gli abbinamenti. Da piccola adoravo guardarla mentre era intenta con ago e filo. E quindi è stata per me una maestra inconsapevole. Imitandola ho imparato l’uncinetto e il ricamo a mezzo punto”.
“Crescendo, lo studio e il mondo del lavoro mi hanno portato ad accantonare la mia passione, per poi riprenderla una decina di anni fa, quando gli impegni lavorativi sono diminuiti. Realizzare le mie borse mi rilassa”.
“Ho una macchina da cucire a pedale di mia nonna che uso per realizzare le mie borse; ma ho anche una macchina da cucire elettrica che mi hanno regalato mio marito e i miei figli che fa anche punti di ricamo. In qualche caso però lavoro interamente a mano, con il metodo english paper piecing (ovvero il tessuto viene avvolto attorno a pezzetti di carta che sono poi uniti fra di loro per creare un unico blocco)”.
Solitamente acquisto i tessuti in merceria ma alcuni mi sono stati regalati da un mio amico. Uso molto il cotone. Per realizzare delle borse mare ho utilizzato del cotone resinato per renderle impermeabili. Ma utilizzo anche il damasco e la seta per delle borse più eleganti. E ora ho deciso di provare il velluto”.
“Le arti manuali – continua Clara – sono la chiave per una regione come la nostra; eppure ho visto che altrove, come ad esempio in Alto Adige, danno maggiore risalto alle tradizioni. Ritengo che la nostra isola debba puntare di più sulle nostre realtà artigianali”.