Fondi UE, Francesca Donato (Lega): “Italia danneggiata dai negoziati”
“I risultati dei negoziati sul regolamento FESR-FC penalizzano profondamente l’Italia, ma anche altri Paesi come Francia e Spagna, ingabbiati negli obiettivi climatici dell’accordo di Parigi”: lo afferma l’esponente della Lega Francesca Donato. Secondo l’europarlamentare, gli esiti degli accordi sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e sul Fondo di Coesione, avrebbero prodotto “un forzato e accelerato percorso di transizione energetica“.
“I margini di finanziamento per strumenti-ponte come infrastrutture per la produzione, trasporto, distribuzione, trattamento e stoccaggio del gas naturale sono limitatissimi – spiega – malgrado si tratti dell’ unica vera alternativa di breve termine ai combustibili fossili, con impatto ambientale e climatico già enormemente ridotto e, quindi, compatibile con un obiettivo di transizione energetica, che punta all’utilizzo dell’idrogeno liquido come risorsa ‘green’ finale”.
Per l’eurodeputata, nello specifico, il risultato ottenuto segnerebbe, da un lato, il trionfo dei nazionalismi dei Paesi dell’Est e, dall’altro, delle istanze politiche delle forze di sinistra quali i Verdi.
“Si tratta – chiarisce l’esponente della Lega -del frutto del compromesso tra Parlamento e Consiglio: si è deciso di escludere totalmente ogni finanziamento a progetti riguardanti il gas naturale dal Just Transition Fund, per concentrarli unicamente nel FESR”.
“Qui però – osserva – si è decisa una ripartizione delle risorse per i vari Paesi basata su una suddivisione in tre categorie, con un favore estremo per quelli maggiormente dipendenti dai combustibili fossili, ovvero quelli dell’Est Europa”.
A questi ultimi, infatti, sarà consentito l’utilizzo delle risorse FESR fino a un massimo dell’1,55 per cento del totale.
“Rimangono altresì escluse dai finanziamenti – prosegue Donato – le opere di smantellamento e di costruzione di centrali nucleari, infrastrutture aeroportuali e le imprese in difficoltà”.
FRANCESCA DONATO CONTRO “LA LOBBY DELLE ONG”
“La presidenza tedesca – osserva ancora Donato – inoltre, è riuscita a ottenere l’inserimento della connettività tecnologica regionale e la mobilità urbana sostenibile, cioè i finanziamenti ad auto e altri mezzi di trasporto elettrici, di cui la Germania è il principale produttore”.
“Ingenti risorse andranno all’integrazione socio-economica dei cittadini dei Paesi terzi, migranti inclusi – sottolinea l’esponente del partito di Matteo Salvini – attraverso azioni integrate che ricomprendono alloggi e servizi sociali: anche la lobby delle Ong, dunque, ha portato a casa un bel risultato”.
“La Lega – conclude l’europarlamentare – è stata, invece, l’unica forza politica a battersi duramente per gli interessi nazionali: tutti gli altri gruppi, con il consenso dei partiti italiani che ne fanno parte, hanno appoggiato convintamente il compromesso raggiunto ai danni dell’Italia”.