L’élite russa avrebbe un piano per rimuovere Putin: le 3 possibili opzioni
Gli 007 ucraini segnalano il malcontento dell’élite russa e dei vertici interni, che vorrebbero eliminare il presidente. Addirittura sarebbe pronto chi dovrebbe sostituirlo
È ormai un mese circa che è in atto l’invasione militare russa dell’Ucraina. Infatti il 24 febbraio scorso, l’esercito di Putin ha dato inizio a un conflitto che attualmente non mostra molte prospettive di pace. I tentativi di accordo sembrano procedere lentamente, a colpi di fallimenti. Nel frattempo i bombardamenti delle truppe di Mosca non sembrano voler cessare, riducendo tante città a cumuli di macerie e cadaveri. Oltretutto l’avanzata delle truppe del Cremlino procede a velocità molto più ridotta rispetto a quelle che erano le aspettative. La città di Kiev non è ancora stata presa e anzi, sta mostrando la notevole capacità di resilienza bellica dell’esercito del presidente ucraino Zelensky. Ora la domanda che gli analisti di tutto il mondo si fanno è quali potrebbero essere i tempi per arrivare ad un cessate il fuoco.
LE TRE OPZIONI DELLA COSPIRAZIONE RUSSA
I media di Kiev raccontano di una possibile cospirazione ai danni del presidente russo. La sua rimozione potrebbe risolvere il problema. E citano l’ufficio del Direttore dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, che ne è convinto. Parlano apertamente dell’ipotesi di spodestare Putin, e quindi porre fine alla guerra. Addirittura vengono indicate le tre opzioni possibili, praticabili. Si parla di un possibile avvelenamento, oppure causare un incidente nei brevi spostamenti dello “Zar”. Infine c’è l’ipotesi di una vera e propria aggressione fisica, da giustificare con l’opinione pubblica sotto forma di una “malattia improvvisa“.
CI SAREBBE ADDIRITTURA UN SUCCESSORE
Sarebbe l‘élite russa a valutare la possibilità di far fuori Putin, in modo da fermare l’aggressione militare all’Ucraina. E quindi, di conseguenza, anche le sanzioni economiche inflitte dall’Occidente alla cerchia di oligarchi vicini allo Zar. Secondo fonti ucraine, infatti, nell’élite politica e imprenditoriale della Russia sarebbero emersi influenti esponenti contrari alla guerra scatenata da Putin. Pare che vorrebbero sbarazzarsene il prima possibile e ripristinare i rapporti economici con l’Unione europea e gli Stati Uniti. I cospiratori avrebbero anche già individuato il successore: si tratterebbe di Alexander Bortnikov, il direttore dell’Fsb, il servizio federale che si occupa dell’apparato militare di Stato. Un generale che “recentemente è caduto in disgrazia presso il presidente russo”. Ufficialmente per “errori di calcolo fatali nella guerra contro l’Ucraina”, come riporta l’intelligence di Kiev. Secondo la versione del Cremlino, Bortnikov sarebbe colpevole di non aver informato il presidente russo delle difficoltà della campagna militare. Ora il potente militare e alcuni altri membri influenti dell’élite russa, sempre secondo l’intelligence ucraina, starebbero architettando un golpe da attuare a qualsiasi costo e in breve tempo.