Terremoto a Palazzo delle Aquile: la Procura di Palermo ha infatti iscritto nel registro degli indagati il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Insieme a lui anche altre 23 persone tra cui ex assessori, dirigenti e capi area comunali. L’accusa è di aver falsificato i numeri di entrate e uscite nei bilanci che vanno dal 2016 al 2019. La Guardia di Finanza, che ha svolto le indagini, ha notificato ai diretti interessati ventiquattro avvisi di conclusione delle indagini.
Le irregolarità contestate dai sostituti procuratori Andrea Fusco, Giulia Beux e dal procuratore aggiunto Sergio Demontis – come si legge su Live Sicilia e La Repubblica – riguarderebbero diversi settori. Tra questi l’ufficio del condono edilizio, quello dei tributi, quello delle risorse patrimoniali e delle politiche abitative. Ma anche le partecipate del Comune, Rap ed Amat.
“I pubblici ufficiali – scrive la Procura – sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate (tenuto conto dei dati – a loro noti – degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti (…) così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell’atto; determinandolo così ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione”.
Di seguito, in ordine alfabetico, la lista completa degli indagati che, oltre all’attuale sindaco di Palermo Leoluca Orlando, comprende ex assessori, dirigenti comunali e capi area del Comune di Palermo.
Luciano Abbonato (ex assessore comunale al bilancio); Lucetta Accordino (dirigente servizi affari generali); Carmela Agnello (ex ragioniere generale oggi ai Beni confiscati e Edilizia scolastica); Cosimo Aiello (ex componente collegio revisori), Marcello Barbaro (ex presidente del collegio dei revisori); Paolo Basile (attuale ragioniere generale); Leonardo Brucato (ex dirigente del settore tributi oggi alle circoscrizioni); Roberto D’Agostino (ex assessore al Bilancio);
Paola Di Trapani (ex dirigente attività produttive oggi dirigente Verde); Salvatore Di Trapani (ex revisore); Carlo Galvano (ex dirigente condono edilizio); Antonino gentile (ex assessore al Bilancio); Mario Lo Castri (ex dirigente dei Lavori Pubblici), Gabriele Marchese (ex comandante polizia municipale); Marco Mazzurco (ex revisore); Vincenzo Messina (capo della polizia municipale); Antonino Mineo (ex revisore); Luigi Mortillaro (ex dirigente del servizio bilancio); Leoluca Orlando (sindaco di Palermo); Sebastiano Orlando (ex revisore); Sergio Pollicita (capo di gabinetto); Paolo Porretto (ex dirigente Sportello unico); Stefano Puleo (ex dirigente tributi); Daniela Rimedio (ex dirigente servizio Tari).
Il primo cittadino ha fatto sapere che per chiarire il tutto, attenderà di essere ascoltato dai magistrati. Intanto nella politica palermitana sono tanti quelli che chiedono le sue dimissioni o la sfiducia, ma il primo cittadino non sembra voler fare nessun passo indietro. “Ho fiducia nella magistratura, sarà fatta chiarezza sulla vicenda”, ha dichiarato Orlando.