Lettere minatorie ad Eleonora Abbagnato, condannata la madre di una delle sue ballerine
L’autrice delle lettere anonime tradita dalla scrittura delle etichette di alcuni barattoli di marmellata scritte da lei
Una donna di 67 anni, Giulia Di Stasi, è stata condannata per diffamazione nei confronti della direttrice del Teatro dell’Opera Eleonora Abbagnato. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, sarebbe stata lei a inviare delle lettere anonime contro la prima ballerina dell’Operà di Paris, accusandola di aver favorito alcune danzatrici a discapito di altre. Come riportato da Il Corriere della Sera, la vicenda risale al 2016, quando al Teatro dell’Opera sono arrivate lettere anonime, scritta a mano, contro l’Abbagnato.
Le lettere anonime
Nella prima lettera arrivata era scritto: “Questa maledetta donna usa l’ente a suo uso e consumo. Mandala via subito! Insieme al suo socio d’affari, Daniele Cipriani hanno progettato di far morire la struttura del corpo di ballo e creare una compagnia loro. Affidano ruoli a una cerchia ristretta di ballerini e gli altri li tengono seduti dietro le quinte ad assistere”. Ma non è l’unica, ne sono arrivate altre, dove l’étoile, moglie dell’ex calciatore Federico Balzaretti, viene definita una “finta bionda incapace”. La situazione era diventata ingestibile, tanto che la Abbagnato, assistita dagli avvocati Valentina Panvini e Gianluca Tognozzi, decise di presentare una denuncia in Procura.
La mamma tradita dalla marmellata
Non ci è voluto molto a risalire all’identità dell’autrice delle lettere anonime. A suggerire la soluzione al caso è stato proprio Cipriani, che ha notato come la scrittura sulle etichette di alcuni barattoli di marmellata fatti dalla madre di una delle danzatrici del Teatro dell’Opera, corrispondessero a quelle della prima lettera. La 67enne Giulia Di Stasi ha respinto le accuse, dichiarando di non essere stata lei a inviare le lettere minatorie, tanto che la figlia sarebbe stata danneggiata da questa situazione. Ma il giudice non ha avuto alcun dubbio: a scrivere le lettere contro Eleonora Abbagnato, sarebbe stata proprio la Di Stasi, che ha ricevuto la condanna a due anni di reclusione con l’accusa di diffamazione.
“Riteneva che nel corpo di ballo ci fossero discriminazioni”
Davanti ai giudici, come riporta il Corriere della Sera, l’imputata si è dichiarata innocente. “Oltretutto – ha detto in aula – mia figlia ha avuto solo problemi da questa storia”. Per gli inquirenti Giulia Di Stasi avrebbe agito in questo modo perché riteneva che nel corpo di ballo ci fossero discriminazioni e favoritismi a discapito della figlia. Lo stesso Cipriani, ha confermato che la donna era solita lamentarsi del fatto che la figlia non era considerata dalla Abbagnato al pari delle altre. La figlia della Di Stasio, la ballerina allieva della direttrice, sarebbe stata all’oscuro di tutto, ed inoltre non avrebbe avallato il comportamento della madre.
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