«La liberazione dei 18 pescatori è avvenuta grazie all’intervento di Putin»

L’armatore: «I pescatori di Mazara liberi grazie a Putin, è amico di Haftar. Me lo ha detto Berlusconi al telefono»

carabinieri

Marco Marrone, l’armatore del peschereccio “Medinea”, che ieri mattina assieme all’“Antartide” ed ai 18 pescatori è rientrato a Mazara del Vallo dopo 108 giorni di sequestro ad opera dei libici, ha confermato a Adnkronos la notizia che la la liberazione dei marittimi mazaresi sarebbe avvenuta grazie all’intervento di Putin. «E’ stato Silvio Berlusconi a dirmi al telefono che la liberazione dei 18 pescatori è avvenuta grazie all’intervento di Putin ─ ha detto l’armatore ─. Perché il presidente russo è molto amico di Haftar. Il Presidente mi ha detto che quando ha saputo del sequestro dei due pescherecci ha cercato subito di fare qualcosa e ha fatto intervenire Putin, che è suo amico. Non so altro».

PASSIONE PER IL MILAN

Poi Marrone ha spiegato: «Io sono un milanista fino al midollo, un milanista accanito, e ieri ho parlato con il mio presidente. Ho seguito tutte le partite del Milan, da sempre, ovunque. E ieri dopo l’arrivo dei pescatori il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè me lo ha passato al telefono». Ma al telefono Berlusconi non ha parlato solo del Milan. A Marrone ha anche detto: «Non si può dire ma è stato il signor Putin con le sue telefonate ad Haftar a fare liberare i pescatori. Non bisogna dirlo però, poi si dice che lui è un sostenitore di Haftar, ma a lui non piace questa cosa. Va bene?». Marrone ha aggiunto: «Io l’ho ringraziato, come ho ringraziato anche il premier Conte e il governo tutto».