L’Italia nega l’attracco alla nave ong Sea Watch con a bordo 475 migranti

La Sea Watch, con 475 migranti a bordo, per avere un porto sicuro un porto sicuro dove attraccare ha chiamato Malta che non ha risposto. L’Italia si è rifiutata

A bordo della Sea Watch 4 ci sono 475 migranti. Oltre a 143 minori non accompagnati, ci sono anche bambini molto piccoli: due gemelline di 3 mesi, un bambino di un anno e uno di 4 anni. Delle 55 donne che sono sulla nave umanitaria, 16 sono incinte. Sulla nave c’erano 482 persone, ma ieri la Guardia costiera italiana ha effettuato alcune evacuazioni mediche. Una mamma con la figlia nata appena poche ore prima sull’ultima delle barche soccorse, ed a terra sono state portate anche una donna incinta con il figlio di 2 anni e un uomo ferito con la moglie e il figlio. La Sea Watch 4 attualmente naviga all’interno delle acque territoriali italiane, a sud della Sicilia, davanti alle coste agrigentine.

DALL’ITALIA ATTRACCO NEGATO

La Sea Watch da giorni chiede di potere attraccare in un porto sicuro. Ma ad adesso la Ong tedesca ha avuto negata questa possibilità. «Abbiamo chiesto un porto per i 475 naufraghi a bordo di Sea Watch 4. Mentre Malta non ci risponde, l’Italia ha rifiutato. La legge internazionale stabilisce che le persone soccorse in mare debbano essere portate nel porto sicuro più vicino. Chiediamo alle autorità di rispettarla», ha lamentato la Ong tedesca in un comunicato. Quindi quasi 500 persone rimangono in balia delle onde. In questa occasione una notizia come questa è passata quasi inosservata. Non c’è stato nessuno che si è rivoltato per una decisione che un paio di anni fa avrebbe scatenato chissà quale polverone. Questa volta è come se fosse stata quasi “nascosta”. Nessun deputato o celebre attore si è recato indignato a bordo, e non ci sono state interrogazioni.

SALVINI SU TWITTER

Ovviamente uno dei pochi che invece se ne è accorto Matteo Salvini, leader della Lega ed ex ed ex ministro dell’Interno. Su Twitter ha pubblicato un cinguettio che riporta la notizia dello stop alla nave Sea Watch 4. Sottolineando che questo rifiuto non indigna nessuno, se non il personale della Ong tedesca che si trova a bordo a sud di Lampedusa, e i migranti che sperano di mettere piede sul nostro territorio. Ricordando, subito dopo, che “io il 17 dicembre a Palermo andrà a processo per aver difeso i confini e l’onore del mio Paese”.

ANCORA VITTIME, PURTROPPO

Purtroppo le pericolose traversate fanno ancora vittime. Sulle spiagge della Libia, come ha reso noto Safa Msehli dell’Oim, arrivano i primi corpi del naufragio della scorsa settimana nel quale sarebbero morte annegate almeno 75 persone. E sulla rotta dell’Africa occidentale verso le Canarie si sarebbe consumato un altro dramma. Le autorità marocchine hanno tratto in salvo alcuni migranti dopo che un mercantile aveva segnalato la presenza di un barcone alla deriva. Secondo Alarm Phone, ci sono 20 sopravvissuti ma all’appello mancherebbero una decina di persone.