Lucia Lo Bianco presenta “Dove gli angeli camminano di notte”

L’appuntamento culturale si terrà a Palermo il prossimo 11 novembre negli spazi della Libreria Macaione

Lucia Lo Bianco, apprezzata e affermata poetessa palermitana, pluripremiata, debutta nel mondo del romanzo. 
Un esordio di grande successo con l’opera dal titolo “Dove gli angeli camminano di notte“, edita da Swanbook, che ha concorso al Premio Campiello, prestigiosa rassegna nazionale riservata a romanzi editi.
Venerdì 11 novembre, dalle 17:15 alle 19:30, è in programma la presentazione del libro allo Spazio Cultura della Libreria Macaione, in via Marchese di Villabianca 102 a Palermo. 
A introdurre e coordinare gli ospiti, alla presenza dell’autrice, sarà Nicola Macaione
Previsti gli interventi dei professori Gaetano De Bernardis e Giuseppe Savagnone, e le letture della professoressa Rosa Randazzo

LA STORIA 

“Dove gli angeli camminano di notte” racconta le emozioni e i ricordi di Beatrice, allacciandosi all’attualità contemporanea. 
Le vicende della donna, infatti, si svolgono in un preciso periodo storico, quello immediatamente successivo alla fase dell’emergenza pandemica. 
Ricoverata in ospedale e costretta all’immobilità in un letto del reparto di Chirurgia d’urgenza, ha una gamba mal messa e attende che i valori del sangue consentano ai medici di operarla. 
La degenza si trasforma in un’occasione per riflettere e passare in rassegna i momenti salienti della sua vita: guardando fuori dalla finestra, Beatrice pensa ai suoi sogni andati in fumo. 


Un matrimonio sbagliato, quando era appena ventenne, l’ha costretta a rinunciare alle sue aspirazioni tenendola imprigionata. 
Passato e presente si alternano, grazie anche al sapiente e frequente utilizzo del procedimento narrativo del flashback. 
Beatrice ricorda amori, passioni e affetti che sembravano archiviati
La vita in ospedale, scandita dalla lentezza del tempo, si svolge tra sofferenza fisica e desiderio di riscatto da un’esistenza che, per la protagonista, è ormai simile a un macigno. 
Gli eventi però precipiteranno e un volto molto amato comparirà nuovamente nella sua esistenza. 
Sullo sfondo, la città di Palermo che appare come un riflesso nel flusso di coscienza della donna.
La sua storia incrocia scenari e tematiche di cocente attualità, impegnando il lettore in un percorso formativo di crescita. 

CENNI SULL’ AUTRICE 

Nata a Palermo il 27 maggio del 1965, Lucia Lo Bianco è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne con specializzazione in inglese. 
Docente di lingua e letteratura inglese alle scuole medie superiori dal 1993, dal 2002 al 2007 ha ricoperto altresì la cattedra di Lingua e traduzione inglese presso l’Università degli Studi di Palermo. 
Nel 2009, consegue un “Master of Arts in Professional Development for Language Education” alla Leeds Metropolitan University del Regno Unito. 
La vera fonte di ispirazione di Lucia Lo Bianco sono i rapporti umani e l’impegno quotidiano a valorizzare gli incontri e le relazioni sociali
Nella sua opera letteraria trovano spazio il viaggio come metafora e simbolo dell’esistenza, il tempo, le difficoltà del vivere, la corsa, il valore delle piccole cose e i rapporti con i familiari e gli amici, la natura
Nel 2020 diviene co-fondatrice di WikiPoesia, Accademica del Convivio e Accademica di Sicilia e nel 2022, cittadina della Repubblica dei Poeti.

L’ ATTIVITÀ LETTERARIA 

Poetessa e scrittrice, Lucia Lo Bianco ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti, anche di caratura internazionale. 
È autrice di numerose sillogi poetiche e diverse antologie
Per Aletti Editore ha pubblicato, nel 2013, “Le Ali ai Piedi” e, nel 2014, “Un lungo viaggio” nella raccolta “Parole in Fuga – Poeti del Nuovo millennio a Confronto”.  
Per la stessa casa editrice, nel 2015, ha pubblicato la raccolta “Il Faro”, che le è valsa la Menzione di Merito al “Premio Salvatore Quasimodo” nel 2016, il Premio di Merito Città di Cattolica nel 2017 e il Premio di Poesia “Paolo Amato” di Ciminna, in provincia di Palermo, nel 2019. 
Nella poesia che dà il titolo alla silloge, si individuano alcuni degli elementi che connotano l’espressività poetica dell’autrice. 
Ovvero, suggestioni semantiche quali il trascorrere del tempo, il logorio dei ricordi, il mare, la luce del giorno, la piena fruizione del paesaggio quale antidoto alla frenesia del vivere
Nel 2017, è la volta de “Il silenzio del tempo”, che riceve la Menzione di Merito al Premio “Salvatore Quasimodo”, la Menzione Speciale al Premio “Maria Cumani Quasimodo” e la segnalazione di Merito al Premio Nazionale “Himera” nel 2019. 
E inoltre, arriva il Diploma d’Onore con Menzione d’Encomio alla quinta edizione del Premio “Michelangelo Buonarroti” a Seravezza, in provincia di Lucca. 
Il 2021 è un anno molto intenso, che vede la pubblicazione di “Sono una barca” , per i tipi di Carta e Penna di Torino, “Come una libellula” e “Le donne lo dicono”, rispettivamente a cura di Montedit e Swanbook.