Benno Neumair piange in carcere, adesso che sua madre è stata ritrovata nel fiume Adige. Infatti ieri mattina, poco prima delle 10, i vigili del fuoco, hanno ritrovato il corpo di Laura Perselli su una piccola secca di pietre del fiume. La figlia Madè e la sorella Carla sono scese dall’argine in quel punto, per lasciare dei fiori e un lumino. I componenti della squadra di ricerca che hanno visto per primi il corpo della donna, hanno notato subito i segni di molte ecchimosi. A quanto pare è improbabile che su un cadavere che magari ha sbattuto sugli scogli ci possano essere tanti ematomi. Il che potrebbe voler dire che la donna, quando è stata gettata in acqua, era ancora viva. Sarà l’autopsia a stabilirlo, accertando se ci sia acqua nei polmoni.
Domani verrà conferito al medico legale l’incarico che dovrà svolgere l’esame autoptico sul corpo di Laura Perselli, finalizzato proprio a stabilire l’esatta causa della sua morte. È prevista anche l’analisi tossicologica, per accertare se la vittima sia stata sedata, o uccisa con una sostanza chimica, che, in quanto tale, se è stata usata, lascia tracce rilevabili anche in un corpo che è stato in acqua per più di un mese. Intanto Benno Neumar, il figlio della coppia scomparsa da Bolzano la sera del 4 gennaio, è in carcere con l’accusa di avere ucciso i genitori, e di averne occultato i corpi.
La notizia del ritrovamento del cadavere della madre, a Benno l’ha data un suo difensore, nella cella dove è detenuto da nove giorni. «Quando gli ho detto del ritrovamento del cadavere – ha dichiarato l’avvocato Flavio Moccia –, Benno ha pianto tantissimo. Ha solo detto “la mia mamma” e neppure ha terminato la frase che si è messo a piangere. Ha sempre sperato che i genitori fossero vivi». L’altro legale, Angelo Polo, racconta una scena simile: Benno che lo abbraccia e piange per mezz’ora. E continua a dichiararsi innocente, ripetendo di non aver mai ucciso i genitori. Le ricerche del corpo del padre, Peter Neumair, per ora sono state temporaneamente sospese, a causa del maltempo.