Dopo la lunghissima serie dedicata al commissario Salvo Montalbano, che ha acceso i riflettori sul versante orientale e barocco, il territorio siciliano torna a essere la location privilegiata di sceneggiatori e registi, ma il paesaggio cambia.
“Màkari“, la nuova serie tv ‘gialla’ prodotta dalla Palomar in collaborazione con Rai Fiction in onda su Rai1 da lunedì 15 marzo, per quattro prime serate, è stata girata nei luoghi della Riserva Naturale dello Zingaro.
Lo scenario della fiction diretta da Michele Soavi, infatti, è la provincia trapanese: le vicende dei personaggi si svolgono tra Castellammare del Golfo, Marsala, Mazara del Vallo, il golfo di Macari, Segesta e San Vito lo Capo.
Luoghi d’elezione per l’attore palermitano Antonio Ribisi La Spina, tra gli interpreti della serie, che da tempo ormai ha dato vita a una fervente attività teatrale e culturale proprio nella provincia di Trapani, dove, dal 2018 è direttore e docente presso la Scuola di teatro e cinema “Lee Strasberg” presso il “Don Bosco”.
Nella puntata in onda lunedì 15 marzo, l’attore palermino vestirà i panni del Cavaliere Noce.
Un ruolo non da protagonista ma incisivo – il primo provino risale al 29 gennaio 2020 – che aggiunge un ulteriore tassello alla vita artistica di Antonio Ribisi La Spina.
L’interprete e regista non nasconde l’orgoglio di fare parte di un cast e di una produzione di alto livello. “Una sfida di grandissimo valore con colleghi di primo piano”, come lui stesso la definisce, in un posto che, per sua stessa ammissione, è ormai una seconda casa.
Oltre all’esperienza alla guida della Scuola, infatti, nell’estate 2019, il maestro ha diretto la rassegna “Pirandello a Valderice”, che ha registrato ottimi consensi da parte del pubblico.
Nella stessa località ha tenuto un laboratorio trimestrale riservato alle Compagnie amatoriali locali terminato con un saggio: anche in questo caso, unanimi consensi.
Di certo, quella con Michele Soavi è un’esperienza in linea con la sua carriera quarantennale che vanta la partecipazione a pagine memorabili di cinema.
Tra esse, svetta “Baaria” di Giuseppe Tornatore, dove recitava nel ruolo di presidente di seggio.
La partecipazione nella puntata del 15 marzo segna un ritorno in grande stile nella fiction targata Rai. Nel 2012, infatti, ha recitato nella puntata “Il terzo segreto” de “Il giovane Montalbano” e, nel 2017, è stato tra gli intepreti della serie poliziesca “Il cacciatore di mafiosi” ispirata al libro omonimo del magistrato antimafia Alfonso Sabella edito da Mondadori. Attore versatile, ha preso parte anche a “Squadra Antimafia 5” su Canale 5.
Nel 2014, ha figurato tra i protagonisti della web serie “Cinema Cafè”, presentata al Roma Web Fest, prima kermesse italiana interamente dedicata alle web series.
Non è tutto: Nicola Carollo, uno degli allievi della Scuola, è stato anche lui selezionato per un piccolo ruolo in “Màkari”.
Soddisfazioni e motivi di orgoglio che, in parte, compensano i disagi e il dolore determinati dalla lontananza dal pubblico a causa del Covid 19. Una condizione comune a tutti gli attori e gli artisti contemporanei.
Omicidi, scommesse clandestine, scomparsa di minori, la morte di una giovane produttrice cinematografica. Sono alcuni degli spunti narrativi che animeranno “Màkari”, in onda in prime time il 15, 16, 22 e 29 marzo. La serie è scritta da Francesco Bruni, Salvatore De Mola, Leonardo Marini e Attilio Castelli.
La produzione è di Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusbert. Le musiche portano la firma di Ralf Hildenbeutel, mentre la sigla “Màkari” vede quale autore Ignazio Boschetto ed è interpretata da “Il Volo”.
Quattro gialli per altrettante puntate: il protagonista è Saverio Lamanna – interpretato da Claudio Gioè – tornato in Sicilia, nel borgo nativo di Màkari. L’uomo deve ripartire da zero dopo avere perso il prestigioso incarico di addetto stampa presso un viceministro. Da giornalista a detective il passo sarà breve.
Tra omicidi, sparizioni e misteri, si innesta la storia sentimentale tra il cronista-detective e Suleima, una giovane che, per mantenersi agli studi, lavora come cameriera nel periodo estivo. Gli episodi sono ispirati alle opere edite da Sellerio di Gaetano Savatteri, giornalista originario di Racalmuto, in provincia di Agrigento, firma storica di I love Sicilia. Una scrittura, la sua, venata da una vis dissacrante e pungente, mai indulgente verso le contraddizioni e le mille ombre della Sicilia.
Il primo si intitola “I colpevoli sono matti” e andrà in onda lunedì 15 marzo, alle 21:25, su Rai 1. Il giorno successivo, martedì 16, tocca a “La regola dello svantaggio“, mentre lunedì 22 sarà la volta di “È solo un gioco“. L’ ultimo episodio, lunedì 29, si intitola “La fabbrica delle stelle“, alla medesima ora e sempre sul primo canale della televisione di Stato.
Chi non desiderasse essere soggetto a un orario preciso, potrà trovare le puntate anche in streaming su RaiPlay. Le riprese, iniziate il 6 agosto 2020 a Palermo, sono proseguite nel trapanese e si sono concluse nel dicembre dello scorso anno.