Le mamme della Noce: «Scuola al via ma comunità bengalese non rispetta norme anti Covid»

A farsi portavoce dell’atmosfera tesa che si respira nel quartiere popolare di Palermo è la signora Rosalia Vitale:”Pronti a non mandare alla De Amicis i nostri figli se nell’intero quartiere non verranno adottate adeguate misure precauzionali”.

La scuola come il più attendibile dei termometri per capire se sarà davvero possibile convivere d’ora in avanti con il coronavirus. A Palermo come nel resto d’Italia, la riapertura è considerata come una sorta di prova del nove, utile a verificare se il ritorno ad una parvenza di normalità sociale diverrà realtà. Intanto, a macchia di leopardo, gli asili privati e comunali del capoluogo siciliano hanno già fatto registrare contagi, in particolare tra insegnanti genitori e personale scolastico. Ma è dalla Noce che accogliamo la più accorata delle segnalazioni. Riguarda la scuola dell’infanzia e della primaria Edmondo De Amicis di via Nazario Sauro. Intervistata da Palermo Live, se ne fa portavoce la signora Rosalia Vitale, mamma di un bimbo di 10 anni prossimo a frequentare il quinto anno. 

La scuola Edmondo De Amicis alla Noce

“INCURANTI DELLE REGOLE BASILARI ANTI CONTAGIO”

“Io, come tutte le mamme con le quali condivido un gruppo, faremo disertare ai nostri figli il primo giorno di scuola. Non ci sono le condizioni affinchè l’anno scolastico, nel contesto della pandemia in atto, possa iniziare in tutta normalità”. Stando a quanto riferisce la donna, la direzione didattica non ha dotato la struttura dei basilari dispositivi anti contagio, ma non solo. “La questione è ben più complicata e attiene alla sfera sociale. Mi riferisco in particolare – afferma Rosalia – alla nutrita presenza di bengalesi. Una comunità che negli anni è cresciuta a dismisura, grazie anche all’apertura di numerosi esercizi commerciali.” E fin quì nulla di strano, se non fosse che “queste persone – prosegue – dimostrano poca attenzione nel rispetto delle regole anti contagio. Il via vai continuo dai loro negozi vede gente priva di mascherine e incurante del distanziamento sociale, senza contare il fatto che il figlio di un esercente bengalese, ricoverato perchè positivo continua ad aprire il negozio del padre come se nulla fosse”.

“PRETENDIAMO RISPOSTE”

Una situazione che le mamme della Noce vivono con grande apprensione, soprattutto in previsione di giovedì 24, quando la scuola De Amicis farà suonare la prima campanella dell’anno.”Il timore di focolai che possano coinvolgere i nostri figli è grande. Se a questo aggiungiamo la positività fatta registrare da una bimba bengalese abitante del quartiere, si può ben capire qual è il nostro stato d’animo. E il fatto di sottolinearne la nazionalità – si affretta a precisare Rosalia a scanso di equivoci  -, avendone già spiegato i motivi, non ha nulla a che vedere con la xenofobia, considerato il massimo rispetto tenuto da sempre dai palermitani nei confronti di questa gente”. Infine, l’auspicio. “La decisione di allertare gli organi di stampa – afferma Rosalia Vitale a Palermo Live – spero possa servire soprattutto per sensibilizzare la stessa amministrazione scolastica, che non ha ancora fornito risposte esaustive riguardo l’inadeguatezza della scuola di fronte alle insidie del Covid”. Gli abitanti del quartiere – la famiglia Vitale abita in via Ruggerone da Palermo, nel cuore della Noce – sono pronti a chiedere altro.”Affinchè si sventi il rischio di una bomba igienico sanitaria, l’ideale sarebbe venire incontro alla gente del quartiere, magari con postazioni mobili pronte a monitorare, tramite tamponi o test sierologici lo stato di salute dei residenti“. 

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