Ha regalato al pubblico personaggi indimenticabili, sia a teatro che in ambito televisivo e cinematografico. Sergio Vespertino, classe 1962, è tra gli attori palermitani il più versatile.
Certamente, l’interprete più capace di declinare la sicilianità in mille espressioni diverse, al netto di stereotipi e luoghi comuni.
Le sue esperienze artistiche più recenti riguardano la partecipazione alla soap opera “Il paradiso delle signore” e alla fiction “Màkari“, su Rai 1.
Due vetrine prestigiose per l’artista, alle prese in entrambi i casi con ruoli, seppure non da protagonista, ben strutturati e delineati, per i quali il pubblico ha espresso un alto indice di gradimento.
Due ulteriori tasselli in una carriera attoriale di assoluto rilievo, partita dalla Sicilia ma approdata con successo nel panorama nazionale.
In “Màkari”, la serie tv tratta dalle opere del giornalista e scrittore Gaetano Savatteri, Sergio Vespertino interpreta il ruolo del Maresciallo Guareschi.
Per “aderire” al personaggio con la consueta professionalità, l’attore ha fatto visita alla sede di un Comando dei Carabinieri, a Roma, confrontandosi con alti esponenti dell’Arma.
Una sorta di “passaggio” obbligato per apprendere e interpretare correttamente le nozioni di postura e gestualità che si addicono a un militare, a partire dal modo di maneggiare il berretto da divisa.
Lo racconta lo stesso attore a Palermo Live, con la disponibilità e l’accuratezza descrittiva che gli sono proprie.
E senza nascondere il legittimo orgoglio di fare parte di un cast così importante, quasi tutto siciliano.
Un cast dove Sergio Vespertino ha incontrato alcuni colleghi e compagni di viaggio già a suo fianco in precedenti esperienze professionali.
L’interpretazione del Maresciallo Guareschi è avulsa dall’approccio macchiettistico di tanti uomini in divisa spesso offerto da attori siciliani e meridionali.
Pacato, equilibrato, saggio e distante dai luoghi comuni.
Un personaggio che avrebbe ancora tanto da dire, e che meriterebbe un’evoluzione futura, in linea con la curiosità e l’ apprezzamento del pubblico.
Uno scenario possibile se, come sembra, la serie tv dovesse avere un supplemento di ulteriori due puntate.
Nel cast di “Màkari”, dunque, Sergio ha ritrovato numerosi colleghi e compagni di lavoro, a partire dal regista. “Da Michele Soavi – spiega – ero già stato diretto nel film per la tv dedicato alla figura di Rocco Chinnici“.
Un momento professionale importante, condiviso con Sergio Castellitto che impersonava il magistrato palermitano ucciso dalla mafia nel 1983.
Nel film andato in onda nel 2018 su Rai 1, dal titolo “É così lieve il tuo bacio sulla fronte” – tratto dal libro della figlia del magistrato, Caterina Chinnici – Sergio Vespertino vestiva i panni di Salvatore Bartolotta, appuntato dei Carabinieri, componente della scorta del giudice istruttore.
Entrambi furono vittime dell’esplosione di un’ autobomba a Palermo.
Uno dei tanti personaggi della galleria interpretativa di una carriera artistica e professionale iniziata nel 1990 come capocomico del quartetto cabarettistico dei Treeunquarto.
Esperienza di successo archiviata dopo dieci anni, per lasciare spazio alla dimensione di attore teatrale.
Sul set di “Màkari”, inoltre, il suo percorso artistico si è nuovamente incrociato con quello di Claudio Gioè, protagonista della fiction nel ruolo di Saverio Lamanna, giornalista detective.
“Insieme a lui – ricorda Sergio – ho lavorato ne ‘La mafia uccide solo d’estate’ tra il 2016 e il 2017”.
Tra gli interpreti, c’era il catanese Domenico Centamore: anche lui, ritrovato proprio in occasione delle riprese di “Màkari”.
E poi, Tuccio Musumeci, compagno di lavoro al Teatro Stabile di Palermo, con circuito in Italia del San Giovanni Decollato.
Senza dimenticare Antonella Attili, compagna di set anche ne “Il paradiso delle signore”.
Attore e autore teatrale dal 1991, Sergio Vespertino ha scritto ben diciotto spettacoli che, in qualità di interprete, ha portato in giro in vari teatri italiani.
Ha recitato al Teatro Biondo di Palermo, al Teatro Verga e al Teatro Stabile di Catania, insieme ai nomi più autorevoli del panorama italiano: Giulio Brogi, Turi Ferro, Anna Malvica, Tuccio Musumeci, Pippo Pattavina e Pippo Spicuzza.
E con regie firmate da Nicasio Anselmo, Romano Bernardi, Giuseppe Di Pasquale, Pippo Spicuzza.
Dal 2004, inoltre, è attore stabile al Teatro Agricantus di Palermo.
“Mi manca la relazione diretta con il pubblico – afferma in riferimento alle restrizioni imposte dal Covid 19 – e soffro come tutti gli attori in questo periodo di lontananza dal teatro”.
A proposito dei disagi sperimentati dal mondo dello spettacolo durante l’emergenza sanitaria, l’attore non risparmia riflessioni e critiche a un sistema che, a suo dire, non riserva la giusta considerazione ai lavoratori del settore.
“Il Covid 19 – afferma – ha messo in luce le criticità da affrontare”.
” Io, da semplice iscritto alla Cgil – precisa – seguo le dinamiche in atto, auspicando che le anomalie contrattuali legate alla mia professione vengano sanate”.
Anche durante la fase critica dell’emergenza, l’attore ha continuato a lavorare in progetti autoriali di spessore.
Emma Dante, infatti, lo ha diretto nel ruolo del signor Cangelosi, nella versione cinematografica della commedia “Le sorelle Macaluso”.
Sergio Vespertino attraversa un periodo professionalmente positivo.
Oltre al consenso personale ottenuto con il Maresciallo Guareschi, è tra gli interpreti de “Il paradiso delle signore”.
La soap opera va in onda tutti i giorni da lunedì a venerdì su Rai 1, nella fascia pomeridiana.
Sul set è Girolamo Ammirata, un cialtrone originario di Partanna, accattivante e truffaldino.
Di certo, le modalità di una soap sono diverse da quelli di una fiction e impongono agli attori tempistiche differenti.
Ma, anche in questo caso, si tratta di un gran bel personaggio, dai tratti psicologici ben delineati: un’altra notevole prova di talento e duttilità espressiva.