La mascherina “killer” a 5 strati blocca e uccide il virus: costerà un euro

La nuova mascherina è stata brevettata dal chimico britannico Gareth Cave. La prossima settimana otterrà la certificazione CE

Da quando è comparso il Covid, gli esperti hanno sempre raccomandato l’uso corretto della mascherina come uno dei dispositivi più importanti per proteggersi dal pericoloso virus. Adesso sta per arrivare una mascherina “killer”, in grado cioè non solo di bloccare il virus in ingresso, ma anche di “ucciderlo”. Il dispositivo in questione, come scrive scrive Repubblica, si compone di cinque strati ed arriva dall’Inghilterra. A realizzarlo è stato il professor Gareth Cave, esperto in nanotecnologie alla Nottingham trent University. La prossima settimana dovrebbe arrivare la certificazione CE, e sarà possibile la vendita in tutta Europa ad in euro al pezzo. Questa mascherina garantisce una efficacia per 7 ore consecutive. E’ molto simile alle tradizionali chirurgiche ma a differenza di queste ultime ha la capacità di neutralizzare il Coronavirus e renderlo innocuo. Secondo i test condotti, la mascherina “killer” ha una capacità filtrante del 99,98% e un’efficienza del 90% nel distruggere i virus del Covid-19 e dell’influenza.

CINQUE STRATI

A differenza delle tradizionali mascherine è dotata di cinque strati invece che tre. Il primo, ovvero il più esterno è repellente ed impedisce l’inalazione di droplet, saliva e muco che potrebbero contenere il Covid; il secondo e il quarto sono costituiti dal classico tessuto filtrante, mentre nel mezzo di trova l’arma segreta, ovvero uno strato antivirale. È imbevuto di nanoparticelle di rame, trattate con una tecnologia nuova, brevettata dalla Pharm2Farm, spin-ff della Nottingham Trent University e fondata proprio da Cave”.

ECCO COME FUNZIONA

Lo stesso scienziato che ha realizzato la mascherina “killer” ha spiegato, come riferisce Repubblica, il funzionamento di questo speciale dispositivo: «Quando queste nanoparticelle che compongono lo strato centrale sono in contatto con il virus, emettono degli ioni che penetrano attraverso la superficie e avviluppano il virus distruggendo il suo materiale genetico e impedendogli di replicarsi». Tali particelle, ha aggiunto, «hanno forma sferica e una superficie grande quanto quella del virus e per questo sono quindi molto efficienti nell’uccidere l’ospite indesiderato, ma non nel ridurre la respirabilità della mascherina». C’è poi un ultimo strato che è quello più vicino alla bocca, il quale è ipoallergenico ed estremamente traspirante. «La nostra maschera non protegge solo chi la indossa ma anche chi sta intorno. Perché impedisce al virus di riprodursi, uccidendolo. Per cui, quando la gettiamo via, non dobbiamo avere nessun timore di toccarla e possiamo smaltirla in tutta sicurezza perché non infetta», ha infine precisato il suo inventore.