I ritrovamenti all’interno dei nascondigli del boss Matteo Messina Denaro sembrano proprio essere destinati a far discutere. Se all’inizio erano stati infatti i preservativi, il Viagra e gli oggetti di lusso ad alimentare le curiosità in seno al clamoroso arresto, messo a segno dopo una latitanza lunga trent’anni, adesso ci pensano poster e calamite.
Le fotografie dei Carabinieri del Ros dal covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, mostrano infatti una serie di gadget riconducili al mondo di Cosa Nostra. Sembra quasi il più banale dei luoghi comuni, eppure è la realtà. Sul frigo uno dei magneti recita “Il padrino sono io”, mentre la foto di Al Pacino, tratta dal film di Francis Ford Coppola, sembra quasi lì a raffigurare il proprio mito. Tra calamite e foto, l’oggettistica ispirata a “Il Padrino” effettivamente non manca. Ci sono poi i poster di animali feroci e una riproduzione della celebre “Vucciria” di Renato Guttuso. Qualche giorno fa era venuta alla luce anche una stampa a colori di Joker e una piccola targa con una inquietante citazione.
I carabinieri hanno passato il covo al setaccio così come gli altri. Hanno rinvenuto pizzini, documenti e carte. Proprio su questi stanno concentrando i loro sforzi al fine di capire se possano svelare importanti elementi sugli affari di Cosa Nostra.
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