La notizia della maxi rissa di ieri sera a Ballarò, che ha coinvolto una trentina di persone e ferito accidentalmente un minore di 8 anni, è arrivata al Comune di Palermo. Tra l’altro le forze dell’ordine del territorio hanno già arrestato due uomini coinvolti. I commenti della Lega non si sono fatti attendere. I consiglieri comunali del partito, Igor Gelarda, Elio Ficarra, Marianna Caronia ed Alessandro Anello, dicono la loro su quanto è accaduto nel quartiere. Quest’ultimo vanta di essere il più multietnico della città.
“L’inferno scoppiato ieri sera a Ballarò, con l’intervento di decine di mezzi dei Carabinieri e della Polizia e il ferimento di un bambino palermitano, suona assolutamente intollerabile. Soprattutto per una città che si dichiara civile come Palermo. A prescindere dai motivi che hanno scatenato la rissa tra palermitani e gambiani non possiamo vedere ridotta la nostra città ad un far-West. A colpi di coltelli, bottiglie e pietre. La verità – dichiarano – è che la situazione a Ballarò è complessa, mentre l’amministrazione comunale a parte qualche intervento spot e qualche taglio di nastro non ha fatto assolutamente nulla in questo quartiere, se non sventolare una fantomatica integrazione che, come dimostrato dai fatti, è solo nella mente fantasiosa di qualcuno”.
“Non basta organizzare un po’ di balli etnici o ritrovarsi in piazza per dire che siamo tutti fratelli – continuano i consiglieri – . La realtà è che il quartiere […] rischia di diventare una bomba sociale nel cuore della città“.
La Lega era stata protagonista di una diatriba riguardante la loro nuova carica all’interno dell’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, che vedeva da una parte il sindaco Orlando e da una parte loro, affiancati da Musumeci. Nella loro dichiarazione criticano quindi anche le azioni del primo cittadino di Palermo riguardo l’amministrazione di queste dinamiche.
“Siamo sicuri che oggi il sindaco farà le sue dichiarazioni rituali, che ormai conosciamo a memoria, sul fatto che Ballarò e che tutta Palermo sono esempio di integrazione e di accoglienza. Finito il suo momento mediatico speriamo che il primo cittadino cominci anche a prendere coscienza della situazione reale e grave del quartiere“.