Le polemiche conseguenti alla morte nel pronto soccorso dell’Ingrassia di un anziano in attesa di un posto in una sala operatoria siciliana coinvolgono l’Ismett. Nella cartella clinica del paziente è documentata l’inutile ricerca in strutture palermitane e siciliane di un ricovero, per poterlo operare per la dissecazione dell’aorta, rilevata da Tac ed esami, e c’è un preciso richiamo verso l’Istituto trapianti
Infatti i medici dell’area di emergenza dell’ospedale Ingrassia fanno sentire la loro voce. Come pubblicato dal Giornale di Sicilia, attraverso il sindacato Cimo puntano il dito verso un bersaglio preciso: «L’Ismett non ha dato la disponibilità della sala operatoria per il paziente di 77 anni morto sabato per la rottura dell’aorta. Ma nemmeno per quello che doveva essere operato il giorno prima». Questo dicono i sanitari, contestando la ricostruzione dell’Istituto Trapianti. Infatti l’Ismett, tramite una nota, aveva precisato che sabato scorso «tutti i team di cardiochirurgia della struttura erano impegnati in delicati interventi su pazienti sia Covid che non».
Già il giorno prima nello stesso Ingrassia si era verificato un caso di un paziente con la dissecazione dell’aorta come l’altro capitato sabato. Ed i medici dell’ospedale di corso Calatafimi, in quella occasione, avevano annotato sulla cartella clinica del degente che «l’Ismett non accetta emergenze». L’esito finale comunque era stato positivo: l’infermo di venerdì, trasferito poi in elicottero, è stato operato con successo al Policlinico di Catania.
Sull’argomento un gruppo di deputati cinquestelle ha sollecitato la convocazione a Palazzo dei Normanni dell’assessore Razza, dei dirigenti dell’Ismett e degli altri ospedali coinvolti nella vicenda. In particolare i parlamentari chiedono «ampie delucidazioni sul perché l’Ismett, come sembra, non accetti urgenze». Ma segnalano anche che i cittadini lamentano, in generale, molti disservizi nella cura di patologie anche gravi. L’accusa è che slittano per i motivi più disparati, comunque da mettere in relazione all’emergenza Covid.