Matteo Messina Denaro nella sua cella singola nel carcere Le Costarelle dell’Aquila ha iniziato a guardare la tv. Ha anche iniziato a parlare con qualcuno. Il boss, durante la seduta di chemioterapia per il suo tumore al colon, si è lasciato scappare qualche parola. Ha parlato proprio della sua malattia e, di conseguenza, della “profezia” di Salvatore Baiardo, l’uomo di fiducia dei fratelli Graviano.
Pur non citando la trasmissione di La7 “Non è l’Arena” né tantomeno il suo conduttore Massimo Giletti, ha puntato il dito contro i telegiornali che ne hanno parlato e ha tenuto a far sapere che Baiardo dice “stupidate”. Addirittura il Corriere della Sera nell’edizione odierna ha riportato un ampio virgolettato del padrino: «Noo! Baiardo non sapeva niente. Non poteva sapere che avevo un tumore. Per la semplice ragione che a casa mia che ero malato lo sapevano in cinque. Giusto cinque o sei. Come faceva a saperlo Baiardo? Ha tirato a indovinare».
La verità è che della malattia di Messina Denaro nei rapporti dell’Antimafia già se ne parlava da tempo. In ogni caso, quantomeno, le parole di ‘U Siccu confermano quanto hanno sostenuto gli inquirenti subito dopo la cattura, cioè che i carabinieri del Ros hanno potuto arrestare il boss grazie alle intercettazioni e quindi grazie alla scoperta della malattia.
Proprio le intercettazioni in ambito familiare hanno permesso infatti agli inquirenti non solo di capire che il capomafia era malato ma anche di conoscere i dettagli sulla malattia e sulle cure. Solo così si è potuto interrompere la sua latitanza trentennale.