Messina Denaro e l’ultima lettera alla fidanzata: “Sono innocente, non è giusto”

Una lunga lettera, destinata alla fidanzata dell’epoca, che annuncia l’inizio di una latitanza che durerà per 30 anni. Era il 6 giugno del 1993 e Matteo Messina Denaro era fuggito da appena tre giorni a causa di un ordine d’arresto spiccato per quattro omicidi. Tre giorni prima, la lettera.

Il pupillo di Riina in quel pezzo di carta salutò per sempre la fidanzata, Angela, “con il cuore a pezzi” ma con “la coscienza pulita”, perché l’uomo più ricercato di tutti si diceva innocente.

La lettera

“Non so se hai capito che nell’operazione di ieri da parte dei carabinieri c’è anche un mandato di cattura nei miei confronti … Qualunque cosa abbiano messo è soltanto una grande infamia, perché sono innocente … È iniziato il mio calvario, e a 31 anni, e con la coscienza pulita, non è giusto né moralmente né umanamente … Spero tanto che Dio mi aiuti … Non voglio neanche pensare di coinvolgerti in questo labirinto da cui non so come uscirò … Vuol dire che il nostro destino era questo. Spero tanto, veramente di cuore, che almeno tu nella vita possa avere fortuna … Non pensare più a me, non ne vale la pena … Con il cuore a pezzi. Un abbraccio, Matteo”.

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