Miocardite dopo il vaccino anche per Obiang, giocatore guineano del Sassuolo

Obiang era entrato in contatto con un positivo in vacanza. Messo in isolamento e assente al ritiro, era con la squadra a fine luglio. Poi il ricovero a Modena per l’infiammazione al cuore

Per gli sportivi la miocardite, una grave infiammazione del tessuto muscolare del cuore (il miocardio), è un problema particolarmente serio, visto che danneggia o distrugge le cellule di uno degli organi più importanti per l’attività agonistica. Ieri la trentottenne campionessa di pallavolo Francesca Marcon, giocatrice della Volley Bergamo, dopo essere stata fermata da una pericardite, malattia simile alla miocardite (il pericardio è la membrana che avvolge e protegge il cuore), ha collegato l’infiammazione alla seconda dose di vaccino Pfizer, chiedendo chi la risarcirà dello stop forzato, visto che è ormai a fine carriera. Ora si apprende dal quotidiano “La Verità” che è stato colpito da miocardite anche il forte centrocampista del Sassuolo, il ventinovenne guineano Pedro Mba Obiang Avomo. Questa infiammazione causa una compromissione della capacità contrattile del muscolo cardiaco e dà sintomi simili a quelli di un infarto.

CHI È OBIANG

Il giovanotto, lanciato in serie A dalla Sampdoria, dopo una parentesi al West Ham, in Premier league, nel 2019 è ritornato nel nostro campionato. Qui ha giocato due ottime stagioni, collezionando 58 presenze e 1 gol, sino a quando, quest’estate, è tornato in Guinea equatoriale, di cui ha scelto di indossare la maglia nazionale. Il Paese è guidato dallo zio Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, divenuto presidente 42 anni fa grazie a un colpo di Stato militare. Del potente parente Pedro ha detto: «Non conosco la sua vita, non la giudico. Per noi parenti significa tribù, è diverso rispetto all’Italia. Io ho due fratelli da parte di madre. Sul fronte papà sono in doppia cifra». Obiang, durante le vacanze probabilmente è entrato in contatto con un positivo al Covid e per questo, appena rientrato in Italia, s è messo in isolamento. Infatti l’11 luglio, alla partenza per il classico ritiro di Vipiteno, Obiang non c’era. Ma era nel gruppo alla presentazione della squadra in piazza della Rosa a Sassuolo il 29 luglio. Insomma niente più quarantena.

RICOVERATO AL POLICLINICO DI MODENA

Improvvisamente però, nonostante i tamponi negativi, ad agosto l’ex giocatore della Under 21 spagnola (è nato ad Alcalà de Henares, a una trentina di chilometri da Madrid) ha dovuto ricoverarsi al Policlinico di Modena per 7-10 giorni. Inizialmente si è parlato di Covid, fino a quando il Sassuolo, il 9 agosto, undici giorni dopo la festa, ha emesso una nota. «Comunichiamo che il giocatore Pedro Obiang si è recentemente sottoposto a controlli presso il Policlinico universitario di Modena ─ si leggeva nelal nota ─, ove si è evidenziato un focolaio broncopolmonare di natura virale. Al momento, a scopo prudenziale, si renderà necessaria un’astensione dall’attività sportiva, la cui durata sarà valutata nei prossimi tempi».

IL MESSAGGIO DI OBIANG

Da allora nessun’altra notizia ufficiale, a parte un messaggio su Twitter dello stesso giocatore, il 10 agosto, quando ha pubblicato un messaggio in tre lingue: «Grazie per tutto l’amore ricevuto. Non è stato un periodo facile, ma mantengo la stessa illusione di quando ero bambino. Al momento sto bene, sono stato ben accudito da tutti i professionisti dell’ospedale di Modena dove mi hanno tenuto di buon umore. Voglio ringraziare la società per la pazienza, la serietà e per il rispetto che mi hanno dimostrato in questo difficile momento. E anche i tifosi, che fate di questa professione molto più di uno sport e io ricambierò tutto quell’amo – re in campo! Grazie».