Attraverso un comunicato stampa, l’avvocato Nadia Spallitta, come legale di un gruppo di cittadini, mette in evidenza la possibile illegittimità del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) avanzato dal Comune di Palermo. Si tratta di un progetto che sembra non rispettare tutte le procedure previste per proposte di questo genere.
Il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile proposto dal Comune di Palermo segue uno adottato nel 2019 e respinto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il progetto presentava numerose criticità, oggetto di un ricorso al Tar presentato da numerosi cittadini. Inoltre, il Ministero, ha ribadito la necessità di un piano metropolitano e non di uno solamente cittadino. Lo Stato ha messo a disposizione delle città metropolitane circa 200 milioni per sviluppare infrastrutture e mobilità sostenibile; finanziamenti che il Comune di Palermo rischia di perdere se non verranno apportate con immediatezza le modifiche richieste dallo stesso Ministero.
Tuttavia, il nuovo PUMS adottato il 14 maggio 2020 dal Comune, secondo Nadia Spallita, mantiene tutte le carenze strutturali del precedente provvedimento; tra le diverse criticità, la mancanza più grave sembra essere l’assenza di una preliminare valutazione ambientale strategica (vas). Dunque il nuovo piano rischia di essere illegittimo e conseguentemente si teme la perdita dei fondi stanziati dallo Stato.
Per questi motivi l’avvocato Spallitta, che è anche esponente di Europa Verde in Sicilia, presenterà un ricorso con lo scopo di dare un contributo affinché eventuali vizi dell’atto vengano tempestivamente sanati, garantendo un provvedimento idoneo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e acquisendo i finanziamenti statali già stanziati, che le scelte fino ad adesso inappropriate dell’amministrazione mettono a rischio. L’importanza di un progetto adeguato è fondamentale per la qualità dell’aria e la salute dei cittadini e dell’ambiente.