Cronaca di Palermo

“Niente monopattini nelle aree pedonali: vogliamo un’ordinanza apposita”

Il nostro giornale si è più volte interessato a quello che continua ad essere un problema irrisolto per i pedoni a Palermo. In altre zone d’Italia c’è già scappato il morto, e che qualcosa del genere non sia ancora accaduta nel capoluogo siciliano, considerato il proverbiale caos cittadino sa tanto di miracolo. Parliamo della nuova tendenza che, in ambito di mobilità dolce sta spopolando presso i comuni di tutta la penisola: l’utilizzo dei monopattini.

Sei morti in monopattino solo da inizio anno in Italia e una scia lunghissima di incidenti e feriti sulle strade. Lo ricorda Consumerismo No profit – associazione dei consumatori che ha avviato una campagna per la sicurezza alla guida dei monopattini – che definisce “tragedia annunciata” quanto avvenuto nella notte a Roma. “L’escalation di incidenti anche gravi che coinvolge i monopattini in Italia e l’ennesima morte sulle strade dimostra la totale inadeguatezza delle norme attualmente in vigore. Solo nel 2020 in Italia si sono registrati 564 sinistri gravi a bordo di monopattini, 518 feriti e un decesso (nonostante il lockdown), mentre la tragedia odierna porta a ben 6 il conto delle vittime a bordo di tali mezzi da inizio 2021”. Lo ha affermato il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele.

PER LA SICUREZZA COINVOLTI GOVERNO E PARLAMENTO

“Per tale motivo abbiamo inviato a Camera e Senato una serie di richieste per accelerare l’iter sulle norme in discussione volte ad incrementare la sicurezza, e chiesto a Governo e Parlamento di introdurre per i monopattini l’obbligo non solo di casco, targa, patentino e assicurazione, ma anche di indicatori di svolta (frecce), catadiottri laterali, doppio freno anteriore e posteriore, tachimetro, specchietti retrovisori, giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, tutte misure che, e attuate, garantirebbero maggiore sicurezza a chi usa i monopattini ed eviterebbero l’ennesima strage come quella avvenuta nella notte a Roma”, conclude il presidente di Consumerismo.”

Tornando ai fatti di casa nostra, è Antonio Nicolao, Vice Presidente Prima Circoscrizione a sottolineare un primo aspetto della questione. “Tele test della polizia per il controllo della polizia municipale proprio dove abbiamo raccolto le firme le 650 sotto il gazebo . Bene ma l’obbiettivo resta l’ordinanza che obblighi a scendere dal mezzo nelle aree pedonali”.

LA RICHIESTA

“Continuo ad apprezzare gli sforzi della polizia municipale – esordisce Nicolao -, che mette in capo uomini e strumenti per arginare quei conduttori di mezzi elettrici che scorazzano nelle aree pedonali, mettendo a rischio la loro vita e quella dei pedoni. Infatti, dopo via Ruggero Settimo, il tele test ha fatto tappa su piazza Verdi, esattamente dove il 28 e 29 agosto sotto un gazebo sono state raccolte 650 firme, a supporto della delibera della prima circoscrizione n. 312 del 26 luglio 2021. Delibera che chiede all’assessore alla mobilità e traffico un ordinanza e segnaletica verticale che obblighi i conducenti dei monopattini o biciclette elettriche a scendere dal mezzo e a condurlo a spinta sino alla fine dell’area pedonale”.

UN PERICOLO COSTANTE


“Resto convinto che non sia solo una questione di velocità dei monopattini ma di compatibilità, tra un mezzo in movimento che ti arriva alle spalle silenziosamente, e un genitore che sentendosi giustamente in un area pedonale dove non c’è nessuna pista ciclabile perché revocata qualche anno addietro lascia la mano del proprio figlio, ed è li che il pericolo si nasconde.

“Durante la raccolta delle firme abbiamo voluto ascoltare direttamente le persone “evitando la raccolta on line” che vivono, lavorano ho che semplicemente fanno una passeggiata in via Maqueda come i turisti che giungono dalle più svariati città del mondo. E sul tema della pericolosità dei monopattini e delle biciclette elettriche, nelle aree pedonali con flusso alto di pedoni, siamo stati tutti d’accordo, molte le testimonianze di chi firmava e raccontava di essere stato urtato, investito, o di aver avuto una lite con un conducente di questi mezzi per mancanza di buon senso.

MONOPATTINI: LE MULTE NON BASTANO

“La soluzione non passa solo dalle multe, ma visto la delicatezza del fenomeno, e in attesa di una normativa come ad esempio il disegno di Legge n. 2140 in discussione al senato resta l’applicazione di un provvedimento comunale anche provvisorio “cosi come altri sindaci D’Italia hanno già fatto” nella stessa direzione del disegno di Legge che al comma 2 dell’articolo 1 delega i comuni ad interdire aree pedonali”
Spiace molto che l’istituzione della prima circoscrizione non abbia avuto nessuna risposta dall’ufficio in questione, situazione che mortifica la stessa e conferma che siamo lontani dalla possibilità di una sinergia decentrata.”

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Redazione PL