Niente monopattini o bici su bus e tram a Palermo. L’azienda del trasporto pubblico del capoluogo, Amat, ha detto no alla proposta presentata lo scorso ottobre dal consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Antonino Randazzo. I mezzi Amat “sono privi al loro interno di idonei dispositivi atti all’alloggiamento di monopattini, biciclette e simili”, si legge in una nota dell’azienda. Dopo aver chiesto un parere tecnico all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, la partecipata ha quindi bocciato la proposta.
“Ho chiesto – dice Randazzo – all’assessore alla Mobilità sostenibile, Maurizio Carta, al responsabile unico del procedimento del Sistema tram, Marco Ciralli, e alla stessa azienda partecipata se sono previsti per le nuove linee tram (quindi per le nuove vetture che saranno acquistate) e per i nuovi mezzi Amat in generale (bus) acquisti che tengano conto di idonei dispositivi atti all’alloggiamento di monopattini e biciclette e qualora così non fosse, chiedo di strutturare future gare per acquisti di mezzi quali tram e bus tenendone conto”.
La proposta era consequenziale al tema della mobilità sostenibile, verso la quale Palermo sta dirigendo i propri sforzi. “Deve essere consentito il trasporto dei monopattini elettrici sugli autobus e sui tram, essendo parte di un sistema integrato di mobilità dei cittadini, e ciò perché alcune distanze o alcuni luoghi non possono essere percorsi in monopattino
e perché in caso di necessità, come nel caso di batteria scarica, il cittadino deve poter utilizzare il mezzo pubblico per raggiungere la propria destinazione recando seco il monopattino”.