Morte boss Di Gangi: era stato espulso dal treno perché senza Green pass

Fino a venerdì era nel carcere di Asti. Scarcerato per andare ai domiciliari, Di Gangi aveva deciso di andare a Sciacca. Ma non aveva Green pass

La Procura e Squadra Mobile di Genova hanno ricostruito le ultime ore di vita di Salvatore Di Gangi, 79 anni, fedelissimo di Toto Riina, fino a venerdì scorso in carcere ad Asti, e trovato morto a Genova. Stando al biglietto trovatogli nelle tasche, era sul treno per raggiungere Sciacca. Ma ad un controllo pare sia stato trovato sprovvisto di Green pass, e per questo invitato a scendere alla prima stazione, che era quella di di Genova Principe. Qui, spaesato, ha imboccato a piedi una galleria, percorrendola fino a quando, con ogni probabilità, non è stato travolto da un treno merci.

VENERDÌ LA SCARCERAZIONE

Di Gangi fino a qualche giorno fa era nel carcere di Asti dove stava scontando 17 anni per associazione mafiosa. La Corte di Appello di Palermo, però, venerdì scorso ne ha disposto la scarcerazione immediata. Lo storico boss, oltre che diabetico, soffriva anche di diverse malattie incurabili in carcere. In particolare deficit cognitivi, con amnesie spazio-temporali. Per questi morivi i giudici siciliani avevano deciso di concedergli i domiciliari, che l’uomo aveva intenzione di passare a Sciacca. L’ordinanza emessa dai giudici prevedeva lo spostamento senza scorta. Con l’obbligo di firma entro un limite massimo di ore in una stazione dei carabinieri o in un commissariato quando arrivato a destinazione.

IL VIAGGIO IN TRENO

Quindi appena fuori dal carcere, venerdì scorso Totò Di Gangi è salito su un Intercity notturno, che da Asti l’avrebbe portato a Roma Ostiense. Lì avrebbe trovato un altro treno che lo avrebbe portato in Sicilia, a Sciacca. Però il controllo del Green Pass fatto sul treno non è andato a buon fine. Non è ancora chiaro se ne era sprovvisto perché non aveva la certificazione verde con sé, oppure perché non vaccinato. Fatto sta che intorno a mezzanotte è stato fatto scendere dal treno alla stazione di Genova Principe, insieme a un altro passeggero. Le telecamere lo hanno ripreso mentre, camminando lungo la banchina si inoltrava nella galleria.

SCOPERTO DOPO 24 ORE

La scoperta del cadavere è avvenuta poco meno di 24 ore dopo. Il pubblico ministero di turno, Federico Manotti, che è anche uno dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia, ha aperto una indagine per omicidio colposo e disposto l’autopsia. Le ipotesi sono due. O il 79enne è stato travolto da un treno merci, oppure, ipotizzano gli inquirenti, potrebbe essersi trattato di un malore.