Morte operaio Sirenetta, il gestore dell’immobile:”Cantiere inappuntabile”
Antonio Romano si fa portavoce dello shock che ha colpito i colleghi di Vincenzo Ribaudo, il 42enne ennesima vittima di un incidente sul lavoro.
Questo 12 luglio 2021 verrà ricordato come una delle giornate più buie della storia di Mondello. Due i decessi che, nel giro di poche ore, hanno funestato l’atmosfera di spensieratezza e relax propria della borgata marinara in tempo d’estate. Il primo nella mattinata, quando Vincenzo Ribaudo, operaio impegnato nei lavori per la ristrutturazione del locale la Sirenetta, a causa di una disattenzione cade da un lucernario, sembra, mentre montava una finestra. L’altro nel pomeriggio, allorchè un uomo, mentre stava facendo il bagno è stato colto da un malore ed ha perso la vita. E se per quest’ultimo parlare di fatalità sembra normale, non lo è del tutto per il 42enne del cantiere allestito in piazza Valdesi.
Quando infatti si parla di incidenti sul lavoro, tante sono le variabili e le dinamiche da analizzare, prime tra tutte gli accorgimenti in tema di sicurezza adottati dalle ditte appaltatrici. In merito, raggiunto da Palermo Live, si pronuncia Antonio Romano, gestore dell’immobile dove, entro fine stagione dovrebbe inaugurarsi la (ri)apertura della Sirenetta.
IL PENSIERO ALLA FAMIGLIA
“A questo punto non è detto che la data prefissata possa essere mantenuta. A causa dell’incidente che ha provocato la morte dell’operaio, tutto potrebbe slittare. Ma – ci tiene a puntualizzare – in questo momento ciò passa in secondo piano, scossi come siamo da quanto è accaduto. Il mio personale pensiero va alla famiglia così come agli stessi colleghi di Vincenzo Ribaudo, profondamente turbati dalla sua tragica scomparsa”. Inevitabile, alla luce dell’accorato appello fatto dai sindacati – “Bisogna assolutamente fermare questa mattanza. La prevenzione deve essere l’imperativo di tutte le imprese e una priorità di condotta imprescindibile perché il sacrificio di uomini, che perdono la propria vita per portare a casa un pezzo di pane, non può essere più accettabile”, chiedere se il cantiere in questione fosse o meno in regola.
UNA TRAGEDIA CHE COLPISCE TUTTI
“Premesso che c’è chi sta indagando sull’esatta dinamica dell’accaduto, credo che possa essersi trattato di un errore umano. Ribaudo tornava al lavoro dopo un periodo di fermo dovuto al Covid, e ciò potrebbe indurre a pensare che non fosse nel pieno delle sue forze. Ma sono ipotesi che lasciano il tempo che trovano in quanto sarà l’autopsia a fare chiarezza in merito. Da parte mia posso assicurare che all’interno del cantiere della Sirenetta sono state prese tutte le precauzioni del caso: dai giubbini ai caschetti alle scarpe adeguate. Purtroppo – conclude Romano – è successa una tragedia che colpisce e rattrista davvero tutti.”