Musumeci azzera la Giunta, le reazioni della politica siciliana

Arrivano le prime reazioni dopo le parole di Musumeci che ha annunciato di voler azzerare la Giunta

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Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha deciso di azzerare la sua Giunta dopo essere stato scelto come terzo delegato per partecipare all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. “Non mi sento una disertrice o peggio vile – afferma la deputata di Forza Italia all’Ars Daniela Ternullo – perché non ho espresso la preferenza per Musumeci durante l’elezione in Aula dei Grandi elettori. Non è notizia celata da mistero il mio esclusivo voto per il Presidente Miccichè. Ho votato con coscienza, in modo secco.  Per tale motivo ritengo le parole di Musumeci profondamente offensive.

Per quanto mi riguarda invito la Procura ad indagare sulle proposte irricevibili o intimidatorie che la sottoscritta avrebbe formulato al Presidente della Regione. Non penso che ai siciliani interessi chi vada in Parlamento a Roma per l’elezione del Presidente della Repubblica. Invito pertanto Musumeci a lavorare con responsabilità. Per quanto mi compete, finora ho sempre lavorato con impegno, dignità e coscienza. Dunque, che il governatore di una Regione possa solo pensare certe assurdità sui deputati è oltremodo grave“.

Forza Italia chiede dimissioni di Musumeci

A Ternullo fa eco il deputato regionale di Forza Italia Michele Mancuso. “Sono sconcertato dalle parole del presidente Musumeci, durante e dopo i lavori d’aula. Chi parla è un deputato che è sempre stato leale, con il voto di oggi compreso, verso i siciliani e con la coalizione di maggioranza, Per tale motivo, nonostante il circoscritto momento di rabbia, non posso e non voglio accettare quanto affermato dal Presidente della Regione.  Gli aggettivi come “pavido e vile” non sono consone all’istituzione che si rappresenta.

Se i mesi che ci aspettano, da qui alla fine della Legislatura saranno quelli prospettati da Musumeci, forse è meglio che si dimetta per andare subito al voto. Lo dico con cognizione di causa, perché non risolve nulla azzerando – in parte – la Giunta. L’unico modo per scongiurare l’inevitabile è un azzeramento degli atteggiamenti di sfida, di chiusura e di supponenza. Serve il dialogo, quello costruttivo, che porta risultati. Nessuno ha paura di nessuno”. 

Le parole del presidente Musumeci sono oltremodo offensive per tutto il Parlamento e per i suoi componenti che, piaccia o no, sono stati democraticamente eletti e rappresentano il popolo siciliano – dichiara Danilo Lo Giudice, deputato regionale di Sicilia Vera e presidente del gruppo Misto all’ARS. Se vuole proprio essere concreto nel dare una mano alla Sicilia, il Presidente prenda atto di non essere più gradito non solo all’interno del parlamento, ma anche alla stragrande maggioranza dei siciliani e rassegni le dimissioni“. 

In piena pandemia, dopo essersi fatto impallinare dall’Ars, il presidente Musumeci azzera la Giunta. Poveri siciliani“, ha scritto sul suo profilo Facebook Rosario Filoramo, Segretario Provinciale PD.

Musumeci azzera Giunta, Attiva Sicilia: “Tentativo necessario”

“La decisione del presidente Musumeci di azzerare la Giunta di governo – afferma Attiva Sicilia – la interpretiamo come un atto teso a fare il punto con la coalizione. Un tentativo necessario per trovare gli equilibri più opportuni per chiudere al meglio questa legislatura. Da questo momento il Parlamento siciliano dovrà a sua volta ragionare nell’ottica di privilegiare gli interessi dei siciliani più che quelli dei partiti. Dovremo tutti ricordare che in presenza di una così profonda crisi socioeconomica l’unico obiettivo da perseguire è quello di rispettare il mandato elettorale, creando le condizioni affinché questo ultimo scorcio di legislatura sia qualificante e portando a termine quel necessario percorso di riforme indispensabili per la Sicilia. E con queste premesse, già da oggi, garantiamo l’impegno di Attiva Sicilia”.

Milena Gentile sui Grandi Elettori: “La preferenza di genere continua a restare al palo”

Ancora una volta assistiamo attonite alla “sparizione” delle donne dalla scena quando il gioco si fa duro. Dopo la giunta di tutti maschi anche i Grandi Elettori saranno maschi. E la doppia preferenza di genere continua a restare al palo” – dichiara Milena Gentile Presidente dell’associazione Emily e Responsabile del Dipartimento Politiche di Genere del PD Sicilia.

A parte lo scacco subito dal Presidente Musumeci, arrivato ultimo tra gli eletti, e le sue scomposte dichiarazioni contro “i disertori”, la notizia è che la Sicilia a eleggere il nuovo Presidente della Repubblica manderà tre uomini, per non smentirsi mai. Nel frattempo in tutta Italia continuano a piovere gli appelli per una donna al Colle. Figuriamoci“.

Con un’Assemblea regionale composta per l’80% da uomini – continua La Gentile -, una giunta dove in extremis è stata inserita una donna su 12 assessori (solo dopo il ricorso del PD e quello delle associazioni), e una sola donna capogruppo su 11 gruppi parlamentari, è chiaro che le donne non ci sono.

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