Napoli, non si è sciolto il sangue di San Gennaro
Quest’anno il miracolo non è avvenuto
Sono passati ormai due giorni ma il sangue di San Gennaro questa volta non si è sciolto. Era il 16 dicembre 1631, quando la città di Napoli rischiò di essere distrutta dalla lava proveniente dall’eruzione del Vesuvio. In quell’occasione i napoletani, in preda alla disperazione, portarono il busto di San Gennaro in processione per le strade di Napoli. Al suo interno vi era una reliquia del suo sangue. La lava si arrestò e la città scampò il grosso pericolo. Da quel giorno il 16 dicembre divenne data storica legata alla figura del Santo. In questo giorno, durante le celebrazioni della messa, tutti si aspettano che il sangue di San Gennaro, contenuto dentro un’ampolla, si sciolga in segno di buoni auspici.
QUESTA VOLTA NESSUN “MIRACOLO DEL SANGUE”
Quest’anno il 16 dicembre il sangue di San Gennaro è rimasto solido. In tutte e tre le occasioni in cui l’ampolla è stata estratta dalla teca della “Cappella di San Gennaro del Duomo”, non è avvenuto “il miracolo”. La mancata liquefazione del sangue viene vista come un evento portatore di cattivi presagi. Esempi più eclatanti il 1939, anno in cui il sangue del Santo non si è sciolto e successivamente scoppiò la seconda guerra mondiale. Così come il 1943, quando dopo il mancato evento iniziò l’occupazione nazista. Anche nel 1973 l’epidemia di colera si attribuisce al mancato miracolo.
L’EVENTO SI ATTENDE ALTRE DUE VOLTE L’ANNO
In realtà il 16 dicembre il sangue è rimasto solido dal 2016. Tuttavia i napoletani si possono consolare, perché in occasione delle altre due date dell’anno in cui ci si celebra il Santo patrono, il 2 maggio e il 19 settembre, il sangue, quest’anno, si era sciolto. Certamente, se fosse accaduto a ridosso delle feste natalizie, avrebbe avuto un’importanza maggiore visto il periodo storico che si sta attraversando. Il cardinale Sepe ha provato a rassicurare i credenti con queste parole: «Vogliamo fare un atto di vera e profonda devozione al Santo Gennaro perché uniti nel suo nome. Ma anche se il sangue non si scioglie, non significa chissà cosa. È tutto scritto nel cuore di Dio e di Gennaro».