Nella classe della maestra “bullo”, solo cinque bimbi di 3-4 anni

Il gip: «I bimbi in classe erano pochi e neppure troppo vivaci»
Ma la maestra li avrebbe picchiati, insultati e umiliati

villafrati insegnante arresti domiciliari

La maestra di una scuola dell’infanzia di Villafrati, da martedì finita ai domiciliari, è una donna di 46 anni, originaria di Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento. Dovrà spiegare agli inquirenti il perché delle violenze riservata a bambini inermi. Le azioni da vero “bullo” che la donna esercitava sui suoi piccoli alunni, sono state interrotte dai carabinieri di Villafrati. I militari dopo la denuncia di una mamma, avevano istallato nella scuola telecamere e microspie. Le registrazioni effettuate dal 27 aprile al 17 maggio scorso, hanno documentato l’inferno che i bambini erano costretti a vivere in classe.

SOLO CINQUE ALUNNI

Non si può dire che la classe affidata a M.P.T. fosse eccessivamente affollata, difficile da gestire. Anzi c’erano pochi bimbi e neppure troppo vivaci. Eppure la maestra li avrebbe picchiati e minacciati, nonostante avessero tre o quattro anni. Ai bimbi sarebbe stato negato perfino di andare in bagno. Come è scritto nel Giornale di Sicilia, il Gip di Termini Imerese Angela Lo Piparo, che ha accolto la richiesta di arresto del pm Chiara Salerno Cardillo, ha scritto: «Solo cinque bambini in classe, e la loro gestione da parte dell’insegnante non appare connotata da particolari difficoltà. Si tratta di bimbi che paiono non particolarmente vivaci o agitati. Stanno tendenzialmente nel loro banco ed eseguono le direttive dell’insegnante, quando lei se ne cura. Cercano di giocare ed interagire fra loro così come è giusto che sia. L’indagata oltre a non curarsene quasi ed a spendere gran parte del tempo al telefono, aggredisce i piccoli con parolacce ed insulti vari, accompagnati da gesti aggressivi ed umilianti».

LUNGHISSIMO ELENCO DI CAPI D’ACCUSA

«Le condotte ─ ha annotato ancora il gip Lo Piparosi ripetono con una incredibile frequenza quotidiana e si colgono gli effetti della violenza negli sguardi impauriti dei bimbi… Sono condotte gravissime… che possono incidere pesantemente sulla sana crescita dei minori vittime degli episodi». Nell’ordinanza di custodia a carico della maestra c’è un lunghissimo elenco di capi d’accusa: rimproveri violenti, insulti, minacce ai poveri bambini, praticamente con una cadenza quotidiana. Tanto che il giudice parla di «stile educativo vessatorio e violento, costellato da punizioni umilianti e privazioni».