Nell’agenda di Messina Denaro uscite fino a 10mila euro al mese e cene da 700

Il terzo covo indicato da una ditta di trasporti. Nel portafogli dell’autista trovato il numero di telefono di un maestro venerabile

Denaro

Gli investigatori sono arrivati al terzo covo di Messina Denaro grazie a una ditta di traslochi, ma si tratta di una casa vuota, adesso in vendita, occupata dal boss almeno fino a giugno. Quando si è spostato da via San Giovanni a vicolo San Vito, il padrino ha voluto portarsi dietro i suoi mobili. Quindi, al momento, solo nel secondo covo sono stati trovati documenti considerati di interesse per le indagini. Appunti, sigle da decifrare e numeri di telefono. La scrittura sarebbe quella del boss. Perché corrisponde a quella delle lettere inviate all’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino. Cinque lettere scambiate tra il 2004 e il 2006, quando si firmava “Alessio”.

Un’agenda di Messina Denaro molto interessante

Fra i documenti ritrovata c’e anche un’agenda, di colore bordeaux, come ha scritto il Messaggero. In essa ci sono con gli appunti del boss di Castevetrano con riflessioni sulla vita e sulla morte. Ma anche cifre con molti zeri. Sono annotati uscite fino a 10 mila euro al mese, e scontrini per cene da 700. La scoperta di questi scontrini ha suscitato qualche interrogativo. Perché pare curioso che un boss latitante da quasi trenta anni decida di portare con sé tante tracce dei suoi spostamenti e di eventuali fiancheggiatori. Nell’agenda c’è anche traccia di investimenti a partire dall’anno 2016. In alcune pagine ci sono indizi sulla rete di amicizie. I primi nomi sono collegati alla politica locale. E ci sono anche post-it. Un elenco di località, quasi tutte lontane dalla Sicilia.

Il maestro venerabile di una loggia

Interessante anche il materiale ritrovato addosso a Giuseppe Luppino, l’autista che ha accompagnato Messina Denaro nel suo ultimo spotamento. Dopo l’arresto è stato esaminato il portafogli, ed è saltato fuori il numero di cellulare dell’ex maestro venerabile della loggia Ferrer di Castelvetrano. Un urologo molto noto in paese. Che però ha fatto sapere il “Fatto Quotidiano” che se hanno trovato addosso a Luppino il suo numero telefonico, era solo per motivi urologici. Perché, ha detto,  lui lavora da 42 anni, e il suo numero, tra l’altro, è anche su anche Internet per pubblicità. Inoltre il medico ha specificato di non essere più il responsabile della loggia. Ma secondo una ipotesi dell’ex pm Teresa Principato la latitanza di Messina Denaro è stata protetta dai massoni.