Noi con l’Italia, Lupi: “Vergognoso che Palermo sia ridotta in questo stato: obiettivo lavoro e dignità alla gente”
“Occorre riappassionare tante persone alla politica, per anni questo Paese è stato governato dall’incompetenza. Il reddito di cittadinanza è un insulto alla dignità delle persone”. Così Maurizio Lupi, presidente nazionale di “Noi con l’Italia”, in occasione della presentazione delle liste elettorali del partito
Oggi, 25 maggio, presso l’Addaura Village e Congressi, Noi con l’Italia-Autonomisti-Noi di Centro ha presentato le sue liste per le prossime elezioni comunali, a sostegno della candidatura di Roberto Lagalla a sindaco di Palermo. Intervenuto anche Maurizio Lupi, presidente nazionale del partito, che, sentito da Palermo Live, ha illustrato ai palermitani i programmi del centrodestra in vista delle prossime elezioni comunali del 12 giugno.
“È vergognoso che Palermo, che dovrebbe essere la capitale del Mediterraneo, con la sua storia e le sue potenzialità, sia ridotta in questo stato – ha affermato Lupi -. Con strade come quelle che ho visto venendo dall’aeroporto, rifiuti per strada, una sorta di degrado e declino che sembra essere inarrestabile, quasi inspiegabile. E questo dà una grande responsabilità, in un momento come questo, a chi si candida nel centrodestra per governare questa città. Perché sono convinto che i palermitani faranno vincere al primo turno la coalizione di centrodestra e Lagalla Sindaco, e bisognerà rimboccarsi le maniche e lavorare sin da subito. Non a caso il centrodestra ha avuto la capacità, proprio per il bene di Palermo di ritrovare un’unità, e anche questo potrà aiutarci a livello nazionale.
NOI CON L’ITALIA: “AFFRONTARE I PROBLEMI E RISOLVERLI A PARTIRE DAL DECENTRAMENTO”
Vedendo l’esperienza di Milano, le grandi città hanno la necessità di conoscere i problemi e affrontarli – ha proseguito il leader di Noi con l’Italia –. E nessuno meglio delle zone, ovvero del decentramento, è il primo rapporto tra il cittadino e la sua istituzione. Per far questo però bisogna avere il coraggio di un potere che non pensa di essere despota, ma piuttosto di essere al servizio della comunità. E quindi decentrare anche risorse e competenze per intervenire sin da subito a risolvere i problemi.
Penso ad esempio alle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle zone, al tema dell’ordine pubblico, o a quello sociale; o ancora al terzo settore, al volontariato. Tutte realtà che possono partire dalle zone per poi svilupparsi a livello centrale. La sinistra per anni si è riempita la bocca di decentramento, ma poi invece lo ha lasciato sulla carta, accentrando il proprio potere a fronte di un’idea politica che è stata quella che deve governare tutto, dominare tutto.”
OBIETTIVO “FARE RIAPPASSIONARE LE PERSONE ALLA POLITICA E AL BENE COMUNE”
La politica del centrodestra ha una sua storia, nasce per ridare speranza ad un Paese che con la fine della prima Repubblica rischiava di essere riconsegnato nelle mani della sinistra. E la natura della proposta aveva il suo pilastro nel centro, nei moderati. Quando nel corso degli anni questo centro si è affievolito, potevamo decidere di analizzare cosa non è andato oppur rimboccarci le maniche, scendendo in campo e assumendoci la responsabilità. Innanzitutto quella di riappassionare tante persone alla politica, perché un pezzo di società civile si è disinnamorato dal centrodestra.
Noi con l’Italia ha questo ruolo e questa proposta: rimettere insieme i moderati e fare riappassionare le persone al bene comune, su temi cardine del centrodestra. Ad esempio la concretezza, la serietà, la competenza, la mediazione, la responsabilità di guidare una comunità, non solo di comprenderne i problemi. I danni fatti dai populisti sono sotto gli occhi di tutti, l’incompetenza per anni è arrivata al Governo di questo paese. Vedere ancora oggi un movimento come i 5 stelle che pensa che il termovalorizzatore sia una parolaccia o una bestemmia, e non invece la possibilità di ridare qualità e dignità all’ambiente e alla vita della città fa rabbrividire.
Chi aveva teorizzato la decrescita felice dopo cinque anni dovrebbe chiedere scusa ai cittadini, perché la decrescita è stata infelice – conclude Lupi -. Solo lo sviluppo, il benessere e il lavoro dà dignità alla gente, non l’assistenzialismo. Al nord come al sud il reddito di cittadinanza è un insulto alla dignità delle persone, le risorse vanno usate per dare lavoro e uno stipendio equo alla gente, e queste sono le grandi sfide che Noi con l’Italia vuole portare avanti”.