La posizione di Leoluca Orlando si fa sempre più traballante. Dopo le dimissioni di Leolpoldo Piampiano e Tony Costumati dal ruolo di assessori, la spaccatura fra il Professore ed Italia Viva è diventata insanabile.
Otto consiglieri in meno per la maggioranza del primo cittadino, i cui esponenti aspettano risposte sul futuro di questa Amministrazione Comunale.
Sul piede di guerra le opposizioni, già molto critiche nelle scorse settimane relativamente ai numerosi atti bocciati dall’Aula di Sala delle Lapidi. Fra le opzioni al vaglio ci sarebbe anche quella di una nuova mozione di sfiducia. Ricordiamo infatti che, qualche mese fa, gli oppositori del sindaco hanno provato a far concludere l’esperienza del Professore prima del previsto, ma proprio i voti dei renziani salvarono il Professore dalla capitolazione.
Un’idea rilanciata dalla consigliera comunale di Forza Italia Marianna Caronia che, in una nota, attacca duramente il primo cittadino.
“Il Consiglio comunale non può ridursi a fare il passacarte della Giunta né può tanto meno ignorare la mutata situazione politica – sottolinea l’esponente forzista -. Allo stesso tempo il Sindaco non può proseguire nel comportamento degli ultimi mesi di mera contrapposizione e assenza di dialogo. Per questo credo che sia indispensabile proporre la mozione di sfiducia, che costringa a questo momento di confronto, di dialogo e anche di verità“.
“Il sindaco è libero di fare le scelte politiche e amministrative che gli sono consentite fino alla fine del mandato, se non opta per le dimissioni o se non viene sfiduciato. L’opposizione, che è ormai maggioranza del Consiglio comunale, ha il dovere e il diritto di fare e valutare le proprie scelte politiche e amministrative“, prosegue la Caronia.
“Quel che è certo – conclude – è che in questo momento di crisi gravissima, con il Covid che è un’aggravante ma certamente non è la causa delle tante emergenze amministrative, il Sindaco e la sua Amministrazione non possono continuare a comportarsi come se niente fosse successo o pensare di andare ad un quotidiano scontro con la maggioranza del Consiglio comunale. Non è questo ciò di cui la città ha bisogno”.
Staremo a vedere se la proposta troverà ulteriori sostenitori. Certo è che se Leoluca Orlando vuole proseguire la sua esperienza politica, dovrà dar fondo alla sua esperienza per trovare una nuova maggioranza in aula. In ogni caso, le elezioni non sarebbe un fatto immediato. Ciò sia per questioni tecniche che per l’emergenza covid-19 in atto.
Più prudente sulle prossime mosse il capogruppo della Lega Igor Gelarda che, intervenuto ai nostri microfoni, invita il primo cittadino a fare un passo indietro.
“L’esperienza del sindaco Orlando si è tragicamente conclusa già da alcuni mesi. Adesso Orlando, che non è stato in grado di gestire la città con una maggioranza in aula, parla di governo di minoranza. Per fare ancor meno e peggio di quello che ha fatto fin ora? La verità è che sarebbe un atto saggio e politicamente dignitoso, da parte sua, dimettersi e laciare la possibilità ai palermitani di ritornare subito alle urne. Scegliendo per il loto futuro“.
Dure invece le parole della capogruppo del Movimento 5 Stelle Viviana Lo Monaco, che spinge alcune anime del consiglio comunale ad avere maggiore coerenza.
“Qualora fosse presentata una nuova mozione di sfiducia in Aula, non potremmo che confermare il voto dello scorso settembre 2020, quando fummo noi i primi e convinti promotori di questo atto, perché siamo e restiamo dalla stessa parte, a differenza di altri – sottolinea la capogruppo pentastellata a Sala delle Lapidi –. È singolare però che chi oggi critica e parla di fallimento dell’Amministrazione se ne sia accorto dopo anni. E che non abbia colto l’occasione di staccare la spina a Orlando votando a favore della mozione di settembre scorso da noi presentata“.
“Diciamolo che i servizi pessimi sono responsabilità anche di quel partito, Italia Viva, che ha guidato fino ad oggi la Rap, il Suap e per anni anche la questione Cimiteri, prima delle dimissioni del loro Assessore – attacca la Lo Monaco -. Ad ogni modo, lo spirito della capigruppo di oggi è stato ricondotto da tutti i gruppi politici su binari costruttivi. Ragionamenti che guardano al bene della città e ad alcuni atti indifferibili per i palermitani, in questo momento di grave crisi“.
“Ai cittadini servono risposte concrete in questo momento di pandemia, e noi ci batteremo facendo la nostra parte, dalla sospensione del regolamento anti evasione, alla modifica all’art. 5, al regolamento sui mercati storici, sui beni confiscati alla mafia, all’introduzione degli ispettori ambientali per il contrasto all’abbandono dei rifiuti. Ricordiamo comunque che possiamo staccare la spina a Orlando anche domani, sottoscrivendo un documento condiviso con le dimissioni di almeno 21 Consiglieri, come prevede la legge“.