La redazione di Storie italiane, trasmissione di Rai Uno che si occupa di cronaca, ha intervistato la proprietaria di una villetta che si trova a Caccamo, nei pressi del luogo del ritrovamento del corpo di Roberta Siragusa, uccisa e buttata in un dirupo la notte tra il 23 e il 24 gennaio scorso.
Il racconto dell’intervistata è basato su ciò che la donna ha visto dalle registrazioni a circuito chiuso delle telecamere di sorveglianza della sua abitazione.
La prima volta la macchina di Pietro, una Fiat Punto, è salita verso Monte San Calogero alle ore 2.37. È tornata alle 2.43, e arrivata in fondo alla discesa ha spento i fari. Al bivio ha dapprima girato a destra verso il paese, verso casa di Roberta. Poi è tornata indietro e ha scelto una strada secondaria di campagna, non lontana dall’abitazione della famiglia Morreale.
La seconda volta la Fiat Punto ritorna nella strada sterrata che porta a Monte San Calogero alle 3:28. Le telecamere la registrano di nuovo, al suo ritorno, alle 3:40, ovvero 12 minuti dopo. I vetri posteriori sono oscurati e dalle registrazioni non è possibile vedere chi e quante persone ci siano dentro l’automobile. Dalle telecamere la vettura appare adesso un po’ infangata. La Punto gira subito a sinistra in direzione di casa Morreale.
L’autopsia sul corpo di Roberta Siragusa, inizialmente prevista presso il Policlinico di Palermo, in seguito all’Incidente Probatorio di ieri, è stata fissata alle ore 15:00 di oggi presso l’Istituto di Medicina Legale di Messina. La decisione è stata assunta dal pubblico ministero Giacomo Barbara insieme al giudice Angela Lo Piparo.