Nuovo Dpcm: le ipotesi per il Natale e il Capodanno

Non cambierà la divisione dell’Italia in zone

Italia

Manca una settimana alla scadenza del Dpcm in vigore da fine ottobre, ma già da tempo il Governo Conte è al lavoro per il nuovo decreto in vista delle feste natalizie. Nella giornata odierna il premier incontrerà i capi delegazione per valutare le nuove misure di contrasto al coronavirus.

La curva epidemiologica ha rallentato mentre i casi si mantengono stabili. Fonti interne al Governo fanno sapere che servirebbero almeno 5-7mila contagi al giorno per stare più o meno tranquilli.

SPOSTAMENTI E FESTE TRA PARENTI

Il Governo lavora per per consentire gli spostamenti solo per raggiungere parenti stretti in vista del Natale. Non dovrebbero esserci divieti per il cenone, ma solo raccomandazioni: il numero indicato di persone sedute a tavola potrebbe essere 10, altrimenti 6 o 8. Evitare il più possibile di incontrare persone che non fanno parte del nucleo familiare e precauzionalmente indossare la mascherina anche a casa.

CONTROLLI SERRATI

La novità nel nuovo Dpcm dovrebbe riguardare maggiori controlli per chi va all’estero e poi torna in Italia. Una misura per evitare che gli italiani possano usufruire degli impianti sciistici aperti all’estero “Ci stiamo premurando per evitare che ci siano trasferimenti transfrontalieri, evitando che nel caso si vada all’estero si possa rientrare senza nessun controllo”. Conferma Conte.

NEGOZI E COPRIFUOCO

Riapriranno le attività commerciali con fasce orarie più ampie e si allungherà il coprifuoco. Questa misura per permettere alle persone di poter tranquillamente effettuare gli acquisti di Natale e permettere ai tanti commercianti di avere qualche ricavo. Nel periodo natalizio le attività commerciali ottengono un terzo del fatturato annuo. Ci saranno maggiori controlli per evitare assembramenti, anche con ingressi contingentati.

A livello economico, saranno previsti ristori per tutte quelle attività del turismo invernale costrette a rimanere chiuse nel periodo delle feste natalizie. Lo ha assicurato il ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Francesco Boccia. L’apertura delle attività legate al turismo invernale potrebbe arrivare a fine gennaio.